Trapani in chiaro-scuro tra rigori falliti e l'enigma Lescano

Sei punti in cinque partite, avendone a disposizione 15. E’ il bottino del Trapani in questo avvio di campionato di serie C. Una partenza a rallentatore, non proprio quella che tutto l’ambiente e la società si attendevano dopo la sontuosa campagna acquisti.

I granata al momento sono ai margini della zona playoff con sei punti, frutto di una vittoria, tre pareggi e di una sconfitta, ed hanno la metà dei punti del Benevento capoclassifica.

Certo che, però, al momento non ci si può troppo soffermare sulla classifica, perché con appena cinque gare giocate, le variabili incidono tanto, perché i tre errori dal dischetto dei granata nelle ultime due gare, quelle di Taranto e in casa con la Juve Next Gen, stanno pesantemente penalizzando i granata.

Si può parlare tranquillamente di quattro punti gettati al vento nelle ultime due gare, considerato che sia in Puglia sia al Provinciale con i bianconeri, il Trapani avrebbe vinto ai punti perché ha decisamente giocato meglio degli avversari.

Per vincere, però, bisogna fare un gol in più degli avversari e oggi il Trapani fatica proprio in questo. E quando si hanno a disposizione tre calci di rigore, non si possono commettere tre errori.

A Taranto a fallire il penalty è stato Lescano, mentre contro la Juve Kanoute nel primo tempo e Zuppel nella ripresa. Tre rigori con tre calciatori diversi alla battuta, e questo dimostra che, in fondo, qualche problema nel gruppo potrebbe pure esserci. Perché il rigorista designato è Lescano e, in sua assenza, Zuppel. Ma contro la Juve sul dischetto si è presentato Kanoute, dopo un “conciliabolo” tra i granata.

E poi c’è da risolvere l’enigma Lescano. Il superbomber arrivato in estate dalla Triestina, fino ad ora ha messo a segno un solo gol, all’esordio a Foggia, ma più che altro per un errore del portiere pugliese che ha sbagliato l’uscita.
Poi, per il resto, solo prestazioni anonime, condite proprio dal calcio di rigore fallito a Taranto. Gare nelle quali Lescano non si è quasi mai visto, a tal punto che contro la Juve è stato sostituito al ventesimo della ripresa, con Aronica che ha deciso di toglierlo dalla mischia per cercare di rianimare l’intero reparto.