Passa a maggioranza, ma non senza tensioni, la delibera del Consiglio Comunale di Trapani che sancisce la realizzazione di una pista ciclabile che collegherà il Comune di Erice con Piazza Vittorio, lungo il lungomare Dante Alighieri. Il progetto, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture, è stato oggetto di un acceso dibattito tra i consiglieri, soprattutto per l'assenza di un piano ciclabile dettagliato, come previsto dal vigente Piano Regolatore Generale (PRG).
Al termine della seduta, con 14 voti favorevoli, 6 assenti, 4 astenuti (tra cui Nicola Lamia, Gianformaggio di Fratelli d'Italia e Guaiana di Amo Trapani) e un solo voto contrario (Fileccia dell'MPA), il consiglio ha dato il via libera alla pista ciclabile. Il nuovo percorso si svilupperà su circa 3 chilometri, di cui 2 nel territorio di Trapani e 1 nel comune di Erice, offrendo una vista panoramica sulla costa e collegando punti di interesse turistico e culturale.
Il sindaco Giacomo Tranchida ha sottolineato l'importanza strategica del progetto per lo sviluppo urbano: "Trapani è una città unica, con una spiaggia che serve il contesto urbano. Non dobbiamo rimanere legati al passato, ma progettare una mobilità sostenibile che renda la città vivibile e fruibile".
Nonostante l'entusiasmo dell'amministrazione, il consigliere Miceli ha criticato la mancanza di una visione complessiva. "Dopo cinque anni di governo, ci troviamo qui a dover approvare un progetto al buio, senza una pianificazione chiara. La pista si interrompe a Erice, lasciando un vuoto. Cosa stiamo votando oggi?" Una critica considerata superata dal dirigente dei Lavori Pubblici, Orazio Amenta, che ha spiegato come il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), redatto negli ultimi anni, preveda già una regolamentazione dei percorsi ciclabili, tra cui la connessione tra la costa nord di Trapani e le Saline di Paceco. Tuttavia, il PRG, risalente agli anni 2000, richiede ancora un aggiornamento e la formalizzazione di tali percorsi.
Anche il consigliere Fileccia ha espresso preoccupazioni, focalizzandosi sui parcheggi: "Avete studiato un piano per i parcheggi? In estate, con le biciclette, dove metteremo le auto? Non rispettiamo le carreggiate e non possiamo togliere posti senza una soluzione alternativa".
Fileccia ha poi proseguito con un esempio personale, paragonando la gestione dei finanziamenti pubblici all'arredamento di una casa: "Non si può mettere il parquet in salone, il mattone giallo in cucina e quello rosso nella stanza. Tutto deve essere armonizzato e coordinato". Questo concetto di "visione d'insieme" è stato al centro del suo intervento, con l’invito rivolto all'amministrazione di collegare i diversi progetti urbanistici in modo coerente, evitando frammentazioni e soluzioni improvvisate.
Ha inoltre ricordato che a breve inizieranno i lavori in via Fardella, un altro cantiere importante che impatterà sulla viabilità cittadina, riducendo ulteriormente gli stalli per il parcheggio: "I cento posti previsti intorno a Piazza Martiri d'Ungheria non sono sufficienti. Qual è il piano generale per la mobilità?"
Il consigliere si è mostrato preoccupato anche per la sicurezza e l’accesso ai servizi di emergenza: "Se mi viene un infarto a Piazza Vittorio, come farà l'ambulanza ad arrivare in tempo con tutte queste modifiche alla viabilità?".
Finaccia ha concluso il suo intervento esortando l’amministrazione a valutare attentamente ogni aspetto prima di avviare il progetto: "Vi esorto a studiare bene la viabilità e i parcheggi, affinché non dobbiamo tornare qui tra qualche mese a lamentarci di problemi prevedibili". Ha inoltre chiesto al sindaco di usare un linguaggio più rispettoso, evitando appellativi offensivi, come "comico" o "nano", ribadendo il suo rispetto per la carica istituzionale del primo cittadino.
Il sindaco Tranchida ha risposto rassicurando il consiglio, affermando che i nuovi spazi per parcheggi saranno garantiti grazie al progetto PinQua (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), che permetterà di integrare meglio la mobilità sostenibile senza penalizzare gli automobilisti.