×
 
 
19/09/2024 20:00:00

 Incendi boschivi nel trapanese: Erythros chiede azioni preventive più efficaci

Ogni anno, la provincia di Trapani, e in particolare la zona dell’agro ericino, è teatro di devastanti incendi boschivi che riducono in cenere ettari di verde, macchia mediterranea e alberi. Lo schema sembra ripetersi sempre allo stesso modo: si attende l’arrivo del vento di scirocco, e all’imbrunire, quando i mezzi aerei antincendio come elicotteri e Canadair non possono operare, i piromani colpiscono, devastando il territorio con precisione e impunità.

L’associazione Erythros esprime profonda preoccupazione per la sistematicità di questi eventi, che ogni anno danneggiano gravemente aree come Erice, San Vito Lo Capo, Custonaci, Buseto Palizzolo e Castellammare del Golfo. Nonostante le ripetute riunioni in Prefettura tra forze dell'ordine, autorità locali e società incaricate della gestione dei velivoli antincendio, sembra che poco venga fatto in termini di prevenzione. Ogni estate si torna a gestire l’emergenza, anziché evitare che queste situazioni si ripetano.

Secondo Erythros, le indagini hanno raramente portato all’individuazione dei responsabili e ancor meno dei mandanti, rendendo difficile comprendere i motivi dietro questi atti criminali. L’associazione sottolinea l’urgenza di attuare misure di prevenzione più incisive, a lungo discusse ma mai realmente implementate. Tra queste: l'impiego dell’esercito per un pattugliamento più capillare del territorio, una misura sperimentata in passato ma mai riproposta; il rafforzamento delle forze forestali e la creazione di serbatoi d’acqua nelle zone ancora integre; l’utilizzo di droni per un monitoraggio continuo e telecamere nei punti strategici, spesso punti di origine degli incendi; un maggiore coordinamento dei mezzi aerei, spesso insufficienti e impegnati su più fronti.

Erythros propone inoltre l’istituzione di una task force investigativa interforze, simile alla DIA, per individuare non solo i piromani ma soprattutto i mandanti, in quanto appare improbabile che tali crimini siano orchestrati da semplici contadini o allevatori. Serve un approccio investigativo più strutturato e continuo, per fermare questo ciclo distruttivo che ogni anno colpisce il patrimonio naturale del territorio trapanese.

L’associazione conclude chiedendo azioni concrete e operative dalle riunioni in Prefettura, invitando le istituzioni a prendere provvedimenti finalmente efficaci per proteggere il territorio e prevenire nuove devastazioni.

 

 

 

 

 



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...