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18/09/2024 06:00:00

Nuovi cambi di casacca in Sicilia. Forza Italia più numerosa all'Ars

 Forza Italia cresce in Sicilia ma pure nel Paese, per molti si tratta di un rientro a casa.

La pattuglia azzurra all’ARS adesso è la più numerosa, sono 14, hanno aderito Marco Intravaia, che lascia Fratelli d’Italia, e Alessandro De Leo che lascia Sud chiama Nord.


Intravaia è stato braccio destro del Presidente Nello Musumeci, un rapporto non solo politico ma di grande affetto reciproco. Lo strappo da Fratelli d’Italia è arrivato per le amministrative di Monreale, il partito di Giorgia Meloni ha virato verso altro candidato sindaco, perdendo, non sostenendo le scelte di Intravaia, che oggi è pure presidente del Consiglio Comunale con oltre 1400 preferenze, mentre all’Ars era arrivato con circa 10 mila voti.


Dopo un periodo di riflessione ha deciso di lasciare i meloniani, partito che gli stava stretto per le scelte regionali e provinciali, per tornare ad abbracciare i forzisti: “Torno a casa, una casa in cui si respirano i valori con cui sono cresciuto e mi sono formato. Giovanissimo consigliere e assessore nella mia città, Monreale ho cominciato a muovere i primi passi in politica in Forza Italia, partito da sempre liberale ed europeista, ispirato dal fondatore Silvio Berlusconi. Una visione che mi ha accompagnato in questi anni e ha guidato le mie scelte come amministratore locale. Oggi, più che mai, si avverte l’esigenza di un grande partito moderato, liberista nelle scelte economiche, a fianco di chi combatte per i diritti civili, in ascolto dei territori ed affidabile in Europa. Questo partito è indubbiamente il nostro e la Sicilia, che da sempre è una sorta di termometro delle dinamiche politiche italiane, l’ha premiato con un grande risultato elettorale nelle ultime competizioni europee ed amministrative, nelle quali è risultato il primo nell’Isola. Si raccolgono i frutti del grande lavoro del presidente Renato Schifani, che sta amministrando molto bene ed è apprezzato dai siciliani. Questo percorso continuerà in crescendo, insieme allo sviluppo della Sicilia e al superamento delle sue storiche criticità. Sono molto contento di avere la possibilità fornire il mio modesto contributo a questa sfida storica. E per questo ringrazio il segretario nazionale, il ministro Antonio Tajani, per la stima e la fiducia che mi sta accordando e il presidente Schifani che mi ha dato l’opportunità di riprendere il percorso al suo fianco”.


Nelle parole di Intravaia si legge chiaro che il partito di Giorgia Meloni ha un quadro ideologico non moderato, parole non di poco conto visto che Forza Italia governa con FdI e con la Lega.


Il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Marcello Caruso, conferma la bontà del lavoro che a livello nazionale, con il segretario Antonio Tajani e a livello regionale grazie anche alla qualità dell'azione amministrativa del governo Schifani, si è fatto nel partito: “La forza aggregatrice dei moderati e liberali e di tutti coloro che, soprattutto nelle Istituzioni, vogliono portare avanti un'azione di buongoverno”.


Intravaia è figlio del vice-brigadiere Domenico, morto a Nassiriya. A caldeggiare l’arrivo in pattuglia forzista l’assessore regionale Edy Tamajo: "L'ingresso di Marco rappresenta un'importante aggiunta al nostro gruppo parlamentare, è un politico giovane, ma di grande esperienza, che ha dimostrato, nel corso degli anni, un forte impegno per lo sviluppo della Sicilia e per il benessere dei suoi cittadini”.


Abbandona Cateno De Luca il deputato De Leo, eletto nel collegio di Messina, per aderire pure a Forza Italia: “Ho deciso di fare una scelta in linea con i miei valori e le mie idee. Una scelta che mi pone di fronte ad un nuovo percorso, che affronto con determinazione e forti motivazioni, con l'adrenalina per rafforzare il rapporto con la gente ed i territori, in particolare nella città di Messina e in provincia dove c'è sempre più bisogno di nuovi riferimenti politici per affrontare le sfide del futuro”.