Ancora una volta, il territorio trapanese, in particolare l'agro ericino, è stato devastato dagli incendi boschivi. "La storia è sempre la stessa: si aspetta lo scirocco, si inizia nel pomeriggio, quasi all’imbrunire, quando elicotteri e Canadair antincendio non possono levarsi in volo", denuncia l'associazione Erythros.
Inerzia e perplessità
Nonostante le rituali riunioni in Prefettura, il risultato è desolante: "Da diversi anni, incendio dopo incendio, ettari di verde vengono ridotti in cenere, pezzo dopo pezzo". L'associazione si interroga sull'inerzia dell'apparato preposto alla prevenzione e sulla difficoltà di individuare mandanti ed esecutori materiali di questi crimini.
Proposte concrete per la prevenzione
Erythros chiede interventi decisi:
- Maggiore controllo del territorio: ricorso all'esercito e ridefinizione delle forze forestali.
- Infrastrutture preventive: creazione di serbatoi d'acqua e utilizzo di droni.
- Maggiore coordinamento aereo: potenziamento e migliore organizzazione delle forze aeree.
- Videosorveglianza: installazione di telecamere nei punti strategici.
- Indagini approfondite: istituzione di un gruppo di indagine permanente interforze per individuare i mandanti.
L'appello di Erythros
"Non possiamo assistere a questo scempio ogni anno", conclude l'associazione, chiedendo provvedimenti operativi più incisivi e mirati. L'obiettivo è chiaro: fermare questa distruzione sistematica e tutelare il patrimonio naturalistico del territorio trapanese.