Ci sono 250 milioni di euro che entro il mese di ottobre possono essere impiegati dalla Regione per un’altra manovrina. Si tratta di un tesoretto che l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, ha reperito e che impegnerà Palazzo d’Orleans a mettere su la quarta manovra del 2024.
Si tratta di somme che non verranno impiegate per le sagre o feste di paese, questo il monito del presidente Renato Schifani, stavolta si guarda non all’elettorato dei singoli deputati ma alle misure che possano aiutare le imprese.
E tra queste ci sono anche 40milioni di euro destinati all’abbattimento dei costi dei voli per Pasqua, 10milioni per la rete idrica di Agrigento.
Per le imprese, già dieci giorni fa, è stato pubblicato il bando a cui possono partecipare per lo sgravio dai mutui attivi già nel 2023 o stipulati per l’anno corrente.
Si tratta di 45milioni allocati per le piccole e medie imprese siciliane.
A chiedere un confronto per la “manovrina” al Presidente Schifani è l’ANCI Sicilia: “Si è svolta un’analisi approfondita dei trasferimenti finanziari della Regione nei confronti degli enti locali e abbiamo preso atto dell’insufficienza di tali risorse anche alla luce delle specifiche competenze attribuite ai comuni sul sociale. I comuni fanno fronte a spese cospicue per il ricovero dei disabili psichici, per le donne vittime di violenza, per i minori su ordine dell’autorità giudiziaria, per gli Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (Asacom), per la lotta al randagismo, per l’altissimo costo del trasporto alunni pendolari e per il sostegno ad asili e mense scolastiche”.
L’ANCI ha poi espresso preoccupazione per i dati in base ai quali ad oggi solo 253 comuni hanno approvato il bilancio di previsione 2024-2026 e appena 158 Comuni hanno approvato il rendiconto di gestione 2023: “Al Governo regionale ribadiremo la richiesta urgente di istituire un tavolo politico e tecnico che possa mettere a punto nel confronto con lo Stato gli interventi normativi e finanziari per far fronte alle criticità della finanza locale in Sicilia e prevedere un progressivo aumento dei Fondi destinati alle Autonomie Locali a partire dall’incremento dei trasferimenti regionale di parte corrente per almeno 100 milioni di euro. Ci auguriamo che non si voglia assistere impassibili ad un ulteriore ed esponenziale aumento dei comuni costretti a dichiarare il dissesto”.
Schifani questa volta ha un piglio diverso per questa manovra e ha sottolineato: “Il mio governo ha aumentato le risorse per gli Enti locali”.