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17/09/2024 07:57:00

Un pizzaiolo siciliano è stato ucciso in Francia a colpi di kalashnikov

Marco Cataldi, un pizzaiolo palermitano di 31 anni, è stato ucciso a colpi di kalashnikov sabato notte a Fontaine, un comune nei pressi di Grenoble, in Francia. Il giovane, originario del quartiere Brancaccio di Palermo e trasferitosi in Francia da due anni, è stato colpito alla testa e, nonostante il rapido trasporto in ospedale, è morto poco dopo il suo arrivo. Lo ha reso noto il procuratore Eric Vaillant.

Cataldi si trovava in compagnia di un'altra persona, anch'essa colpita, che secondo la gendarmeria francese sarebbe stato il vero obiettivo dell'attacco. Il commando di killer è arrivato a bordo di una Peugeot, successivamente ritrovata incendiata nelle vicinanze del luogo dell'agguato. La seconda vittima, un cittadino francese di 31 anni, è attualmente ricoverata in ospedale in condizioni stabili.

Le prime ipotesi degli inquirenti collegano l'episodio al traffico di stupefacenti, fenomeno diffuso nella zona di Grenoble, ma la famiglia di Marco Cataldi respinge con fermezza questa ricostruzione. Secondo i familiari e gli amici del giovane pizzaiolo, Marco non conosceva l'altra persona coinvolta e sarebbe stato semplicemente vittima di un tragico errore, trovandosi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Sui social, la notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità, con numerosi messaggi di cordoglio che ricordano Marco come un ragazzo solare, educato e un grande lavoratore. "Ciao amico mio – scrive l’amico Mario Ficarra – non ci sono parole per descrivere tutto ciò che è successo, eri un ragazzo pieno di vita, simpatico e solare, educato e soprattutto un grande lavoratore. Marco rimarrai nei nostri cuori".

L'agguato è avvenuto in un clima già teso a Grenoble, dove poche ore prima si era svolta una marcia di protesta organizzata dai familiari di un impiegato comunale ucciso in circostanze simili la settimana precedente. Le indagini sul tragico evento che ha portato alla morte di Marco Cataldi proseguono, mentre la comunità di Grenoble e quella palermitana piangono la perdita di un giovane che aveva deciso di costruirsi una nuova vita in Francia.