Cresce la tensione a Sulmona, dove la comunità è in allarme per la presenza di Leonardo Ciaccio, considerato uno dei bracci destri del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Dopo 20 anni di detenzione, Ciaccio ha ottenuto la semilibertà per buona condotta grazie a un provvedimento del Tribunale di sorveglianza dell’Aquila, che gli consente di lavorare come assistente volontario nella biblioteca del polo museale diocesano della città. Tuttavia, la notizia ha scatenato proteste e preoccupazioni tra gli abitanti e le autorità locali.
Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha espresso la sua preoccupazione e ha contattato la Prefettura, le forze dell'ordine e la direzione del carcere per monitorare la situazione e garantire la sicurezza della comunità. "C'è un pronunciamento del tribunale di sorveglianza, ma il rischio che possa creare contatti rimane alto", ha dichiarato il primo cittadino durante una seduta del consiglio comunale. "Ho chiesto alle forze di polizia di adottare tutte le misure di presidio e sicurezza".
La semilibertà di Ciaccio, che gli consente di lasciare il carcere di massima sicurezza di Sulmona dal martedì al venerdì per lavorare dalle 9 alle 13 nella biblioteca di piazza Garibaldi, ha alimentato timori su possibili legami con ambienti criminali. Il sindaco teme che la presenza dell’ergastolano possa mettere in pericolo l’ordine pubblico e la sicurezza della cittadina.
Durante il consiglio comunale, anche la consigliera Teresa Nannarone ha espresso forte opposizione alla decisione, presentando un ordine del giorno per affrontare il tema. "Il primo business della criminalità organizzata è lo spaccio di droga", ha dichiarato Nannarone, sottolineando la vulnerabilità del tessuto sociale locale. "Non è che non vogliamo la persona, ma il rischio che la sua presenza può comportare nella comunità".
La procura generale della Corte di Cassazione ha impugnato il provvedimento di semilibertà concesso a Ciaccio, il che potrebbe portare a un riesame della situazione. Tuttavia, l'apprensione tra i residenti di Sulmona rimane alta, con molte voci che si alzano contro la presenza di una figura così legata a un mondo criminale pericoloso e potente come quello di Matteo Messina Denaro.