In Sicilia si registra un vero e proprio boom di concessioni per progetti di energia rinnovabile, segnando un'importante tappa nel percorso di transizione energetica della regione. Nell'ultimo anno, la Commissione Tecnica Specialistica (CTS) della Regione, presieduta da Gaetano Armao, ha emesso 558 pareri positivi su un totale di 1.008 procedimenti esaminati. Questi riguardano investimenti per un ammontare complessivo di circa 72 miliardi di euro, con progetti che spaziano dal fotovoltaico all’eolico, dal geotermico all’agrifotovoltaico, nonché interventi infrastrutturali e legati alla gestione dei rifiuti e delle acque.
Dettagli sui progetti approvati
Nel dettaglio, dei 1.008 progetti esaminati, 871 hanno ricevuto pareri conclusivi, mentre 137 sono stati soggetti a richieste di integrazione. Tra questi, i progetti che riguardano l'installazione di impianti di energia pulita rappresentano una fetta significativa. Le principali tecnologie adottate sono:
Fotovoltaico: con 5.953 MW di potenza approvata.
Eolico: con 586 MW di capacità.
Agrifotovoltaico: con una capacità complessiva di 1.643 MW.
Geotermia: pur con una minore incidenza, contribuisce al mix energetico.
Un elemento innovativo è rappresentato dai progetti offshore, con impianti che saranno collocati al largo delle coste siciliane. In particolare, i lavori preparatori per la costruzione di impianti eolici offshore nel Canale di Sicilia stanno progredendo rapidamente, e ci si aspetta che giochino un ruolo cruciale nel potenziamento della produzione energetica dell'isola.
Collegamenti internazionali e infrastrutture
Oltre alla produzione interna, la Sicilia è al centro di progetti strategici di collegamento elettrico con Tunisia e Malta, che mirano a migliorare l'integrazione tra i sistemi energetici e a rendere più efficiente la distribuzione dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Questi collegamenti consentiranno una maggiore stabilità della rete e rappresentano un passo avanti significativo nella collaborazione internazionale in ambito energetico.
Investimenti in infrastrutture e gestione rifiuti
Parte degli investimenti approvati riguardano anche infrastrutture di depurazione e gestione dei rifiuti. Il settore della depurazione ha visto un impegno di circa 9,88 miliardi di euro, mentre per le infrastrutture la cifra sale a 52,6 miliardi, includendo importanti opere come il collegamento ferroviario tra la Sicilia e la Calabria, il Tunnel della Tindari e il potenziamento delle reti stradali.
Sostenibilità e tutela ambientale
Grande attenzione è stata posta anche alla sostenibilità ambientale. Il presidente della CTS, Gaetano Armao, ha sottolineato come l’aumento dei pareri positivi sia frutto di una gestione più efficiente e tempestiva delle procedure, senza mai compromettere gli standard di tutela ambientale. In particolare, è stato evidenziato che molti dei nuovi impianti sono stati progettati per avere un impatto minimo sull’ecosistema marino e terrestre, grazie all'uso di tecnologie innovative che limitano gli ingombri e riducono la necessità di manutenzione.
Obiettivi futuri e previsione di crescita
Guardando al futuro, la Commissione Tecnica Specialistica punta a ridurre ulteriormente i tempi di autorizzazione dei nuovi progetti. Nel primo semestre del 2024, si prevede l'emissione di circa 500 nuovi pareri. Questo consentirà di raggiungere gli obiettivi stabiliti dal decreto "Masedi", che prevede l’installazione di 10 GW di nuova potenza entro il 2030.
Questa mole di investimenti rappresenta una svolta decisiva per l’economia siciliana, non solo dal punto di vista energetico, ma anche per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo delle infrastrutture. Le nuove installazioni porteranno con sé occupazione sia nei sei anni necessari per la costruzione degli impianti, sia per le attività di manutenzione negli anni successivi.