Cerchio Magico. Nell'argot della comunicazione politica italiana e nel lessico giornalistico e stato adottato l'uso di definire parimenti il gruppo di fedelissimi di un dirigente politico che ha costruito la sua "squadra" di fiducia in modo soprattutto amicale.
In principio fu il fondatore della Lega Nord per l'Indipendenza della Padania Umberto Bossi a costituirlo, ne facevano parte, Bodega,Rosi Mauro e Reguzzoni, forse non molto conosciuti e poi scalzati da Roberto Maroni che divenne il segretario federale del partito. Quello più conosciuto, probabilmente, è stato quello di Silvio Berlusconi che lo hanno accompagnato nei suoi tre decenni di vita politica, Previti, Dell’Utri e Letta. Nell'azienda Fininvest Confalonieri e Bernasconi. Senza dimenticare il multitasking Galliani. Anche il PD ebbe il suo "gruppo fatato" generato da Matteo Renzi e sono,Giachetti, Faraone, Maria Elena Boschi, Lotti e Nardella.
Quest'ultimi due non lo hanno seguito nella nuova circonferenza d'Italia Viva. Adesso con l'avvento di Elly Schlein l'Inner Circle del PD è composto da Furfaro, Zan, Boccia, Michela Di Biase e Sonia Braga. In quello della Meloni ci rientrano a pieno titolo la sorella Arianna,l'ex cognato Lollobrigida, Crosetto e La Russa. Attorniarsi di persone fidate è nell'ordine naturale delle scelte, il vulnus per la "res publica" si genere allorquando esse siano determinate solo dalla fedeltà al capo al limite dell'idolatria, senza competanza alcuna e innanzitutto senza pensiero, quindi idee, men che meno spirito critico. È arrivato il tempo della selezione del Circolo Magico con l’etica della responsabilità, in relazione al pregio dei fini che si desiderano perseguire e poi quella dei principi-regole-, che mitiga il cinismo dei mezzi necessari per realizzare gli scopi. L’etica della politica è l'uso responsabile del potere attraverso la legalità ,in forza della "disposizione all'obbedienza nell'adempimento di doveri conformi a una regola" ,Max Weber dixit.
Vittorio Alfieri