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12/09/2024 06:00:00

Il caos all'Atm di Trapani. "Atti di bullismo, come intimidazioni mafiose"

 Ci sono nervi tesi nell'Atm di Trapani, la società partecipata dal Comune che si occupa del trasporto pubblio. Tra interruzioni di servizio pubblico, dipendenti che si lamentano, altri che sono stati intimiditi.


Alcuni di questi dipendenti sono stati vittime di bullismo, sono scattati i provvedimenti disciplinari proprio in seguito ad una segnalazione effettuata tramite il sistema interno di whistleblowing, un dispositivo recentemente introdotto che permette a dipendenti e cittadini di segnalare abusi in modo anonimo. Il presidente dell’organismo di vigilanza dell’ATM S.p.A. Trapani, l’avvocato Franzina Bilardo, ha chiarito che la segnalazione ha portato alla luce una serie di comportamenti istigatori: “Non si tratta soltanto di un tentativo di bloccare il pubblico servizio ma di una grave violazione della libertà dei dipendenti, costretti a ricorrere a segnalazioni anonime per sottrarsi a queste vessazioni.”
Sono state ritrovate anche delle mazze, tre in totale, con su scritto “per chi non sciopera”.

Il clima non è ovviamente sereno, l’avvocato Bilardo ha parlato di logiche di bullismo “paragonabili a forme di intimidazione mafiosa. Non è raro vedere questi comportamenti in ambienti come caserme o scuole, ma qui ci troviamo di fronte a un fenomeno che si è radicato anche nel mondo del lavoro”.

Tutta la situazione adesso è oggetto di indagini interne dell’ATM ma è montata pure l’indignazione. Anselmo Gandolfo segretario provinciale Filt Cgil Trapani, Rosanna Grimaudo segretaria provinciale Fit Cisl Trapani, Rosario Gentile segretario provinciale Faisa Cisal e Mario Parrinello segretario provinciale Ugl, sono intervenuti sul caso.

In una nota congiunta hanno dichiarato: “Se ci sono dei colpevoli vanno senza dubbio perseguiti, perché atti del genere sono da condannare totalmente. Ma l’Azienda non deve fare di tutta l’erba un fascio e a molti lavoratori, che sono stati additati fra i responsabili di aver vessato i colleghi per indurli a interrompere il servizio, di fatto sono pervenute contestazioni disciplinari di altra natura, tutti ancora da verificare, con l’ipotesi di aver incitato i colleghi a non fare gli straordinari. Contestazioni che riteniamo infondate e che saranno verificate nelle sedi opportune”.
Hanno poi continuato: “E’ vero che si vive un clima di tensione in azienda ma questo stesso clima è stato alimentato da alcune scelte della stessa dirigenza, i lavoratori sono scoraggiati e delusi. Delusi dalla scelta di disdettare alcuni accordi trentennali in fase di raffreddamento, dal mancato pagamento della retribuzione ferie dal primo marzo scorso, dal mancato rispetto dei tempi di riposo e guida per gli autisti, e da contestazioni sollevate nei confronti di alcuni dipendenti su motivazioni inconsistenti e che sono finite tutte con un nulla di fatto”.
I sindacalisti concludono “bisogna ripristinare un dialogo con le parti sociali che sia costruttivo e produttivo, a giovarne sarebbero tutti i dipendenti ma anche la qualità dei servizi per i cittadini trapanesi”.

Intanto nella partecipata comunale ad approvazione del Bilancio, calendarizzato per il 17 settembre, a cambiare potrebbero essere i componenti del Cda. Dovrebbe essere confermato alla guida l’attuale presidente Franco Murana, mentre dovrebbero lasciare Donatella Barraco e Matteo Catalano.
Voci di corridoio indicano Anna Garuccio come prossimo e futuro membro del Cda di Atm, del resto è rientrata in appoggio di Tranchida da qualche mese, dopo avere scelto di candidarsi sindaco l’anno scorso.



Native | 2024-12-20 09:00:00
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