Il nuovo anno scolastico in Sicilia sta per cominciare e, con esso, tornano le solite preoccupazioni riguardanti le temperature elevate e le condizioni delle scuole. Mimmo Turano, assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione Professionale, ha affrontato questi temi in un’intervista, rispondendo alle critiche sollevate sull'avvio delle lezioni anticipato al 12 settembre, anziché al 16, come in altre regioni italiane.
Molti cittadini hanno criticato la scelta di anticipare l'inizio delle lezioni al 12 settembre, lamentando il fatto che in Sicilia le temperature rimangono elevate fino a fine mese, rendendo difficile la permanenza in aula senza climatizzazione. Turano, però, ha difeso la decisione, spiegando che il calore sarebbe stato lo stesso anche se si fosse optato per iniziare il 16. “Non è immaginabile che il 12 ci sia caldo e il 16 freddo,” ha dichiarato l'assessore in un'intervista a La Sicilia. L’idea di fondo è quella di guadagnare giorni che potranno essere utilizzati per prolungare le vacanze natalizie e pasquali, garantendo agli studenti un periodo di riposo più lungo durante l'inverno e la primavera, quando potrebbero sentirsi più stanchi a causa dei carichi scolastici.
Un'altra preoccupazione sollevata riguarda le condizioni delle scuole siciliane, molte delle quali sprovviste di impianti di climatizzazione o di ventilatori. Turano ha riconosciuto che questo è un problema diffuso, ma ha sottolineato che la Regione sta lavorando per ammodernare gli edifici scolastici. “Stiamo costruendo un meccanismo virtuoso con investimenti importanti per la costruzione e la manutenzione delle scuole,” ha detto. Tuttavia, l’assessore ha precisato che la proprietà degli edifici scolastici è dei Comuni e delle Province, e che la Regione si limita a fornire i finanziamenti per i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza.