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08/09/2024 06:00:00

Schifani tenta di ricucire gli strappi in Forza Italia. E si parla già del suo bis

 Al lavoro i pontieri di Forza Italia per rimettere pace dentro il partito, per riuscire ad avere una sola voce.

L’uscita di Gianfranco Miccichè con il suo passaggio in MPA ha creato allarmismi, non si è spostato il vicino di casa ma un big della politica, che a Palermo, e non solo, muove consenso.
Il Presidente Renato Schifani è già al lavoro per ricucire strappi, sedare gli animi e cercare una convergenza che lo porti dritto alla candidatura per il secondo mandato.


Il ruolo di uomo più potente della Sicilia è già mira di altri politici, da Marco Falcone a Gaetano Galvagno fino a Edy Tamajo. Uomini di centrodestra ma che hanno correnti diverse, specie tra gli azzurri.

Succede che per stoppare ambizioni e legittimare l’operato del presidente Schifani ci sono state dichiarazioni e comunicati in sostegno del suo bis.
Tamajo, attuale assessore alle Attività Produttive, la pensa così: “In questo periodo, in cui la politica sembra sempre più dominata da divisioni e polemiche, sento la necessità di richiamare tutti all’unità e alla coesione. Purtroppo, alcuni, attraverso i giornali, stanno cercando di avvelenare i pozzi, alimentando tensioni e cercando di creare conflitti inutili. Ma il mio obiettivo rimane chiaro e immutato: lavorare bene come assessore alle Attività Produttive, concentrandomi sul benessere della Sicilia e dei siciliani. Da quando sono entrato in Forza Italia ho sempre cercato di dimostrare con i fatti il mio impegno per la nostra terra, raggiungendo risultati concreti che parlano da soli”.

Ha poi aggiunto: “Il mio impegno è sempre stato e continuerà ad essere chiaro: lavorare con serietà, dedizione e trasparenza. In questo contesto, è fondamentale riconoscere che Renato Schifani è il naturale governatore della Sicilia. Se deciderà di ricandidarsi alle prossime elezioni regionali, avrà tutto il diritto di farlo ed il mio assoluto sostegno, poiché ha dimostrato di essere una guida capace e competente per la nostra Regione”.

Un dibattito che si accende adesso ma che guarda al 2027, cioè alla scadenza naturale del mandato, nel quale è intervenuto pure Totò Cardinale: “Non diciamo eresie politiche, il Icandidato presidente della Regione sarà di nuovo Renato Schifani. Si lavora per questo ed è una cosa naturale. Un presidente della Regione che sta facendo bene è il naturale ricandidato per il secondo mandato. Su questo non c’è alcun dubbio ne alcun dibattito da fare. Tamajo è e resta uno dei massimo sostenitori. Se ci saranno altre battaglie in futuro le si farà nei modi e nei tempi giusti”.
Anche Totò Cuffaro ha ribadito la disponibilità ad appoggiare uno Schifani bis: “Sta lavorando bene”.
Le voci, quasi formano un coro, sposano lo stesso progetto e nel giro di 24 ore si affannano a smentire legittime ambizioni: è il segnale di qualcosa che si muove, ma non doveva venire fuori.
I ragionamenti nascono dopo la circolazione di un audio dello stesso Tamajo in cui affermava di essere lui il naturale candidato alla presidenza per la prossima tornata. Si è scatenata l’ira del governatore, la pace, cauta, sarebbe avvenuta poi ad un pranzo alla presenza pure di Cardinale, il paciere e padre politico di Tamajo già ai tempi di Sicilia Futura. Non si sa se sono arrivati fino al dessert o se verrà servito tra qualche mese con una punta di amarognolo.
Nel frattempo i deputati regionali dell’MPA accelerano e chiedono una riunione di maggioranza: “Siamo in attesa che, vista l’urgenza e la delicatezza degli argomenti da noi indicati, il Presidente della Regione convochi e presieda l’incontro politico di vertice. E’ questa la sede legittimata a discutere su programmi, criteri, risorse, impegni ed obiettivi del governo e degli enti regionali. Riteniamo più che opportuno far precedere l’incontro programmatico alla ripresa delle sedute dell’Assemblea Regionale”.