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08/09/2024 20:00:00

Il caso Sangiuliano e la "doppia morale" della Meloni

 Con le dimissioni di Gennaro Sangiuliano e la sua sostituzione al dicastero della Cultura con Alessandro Giuli, si pensava che la vicenda fosse conclusa e invece... Piccola divagazione per alcune informazioni sul neoministro: è un giornalista, con studi di filosofia - senza conseguire la laurea - già direttore del Maxxi, da giovane ha militato nel movimento di estrema destra Meridiano Zero, nato nel 1991 non dopo la marcia su Roma, di matrice neofascista. Il suo cuore politico da sempre batte chiaramente e anche con orgoglio, a destra. A 14 anni s'iscrisse al Fronte della Gioventù come la presidente del Consiglio, per poi aderire appunto a "Meridiano Zero". Ritornando alle dimissioni, nel chiudere il caso, però, la presidente del Consiglio, pur senza nominare Maria Rosaria Boccia, ha lanciato un'accusa: "La mia idea su come una donna debba guadagnarsi il suo spazio nella società è diametralmente opposta a quella di questa persona".

Nondimeno nel suo governo c'è Daniela Santanchè, all'anagrafe Daniela Garnero , che nel 1995 si separa dal marito, noto chirurgo plastico di cui mantiene il cognome a seguito di un accordo giudiziale, venendo conosciuta ancora oggi con tale casato. Strano no? Senza dimenticare che la Meloni il "suo spazio nella società" l'ha ottenuto professandosi "cattolica", eppure si va a memoria la famiglia tradizionale nel cattolicesimo è quella generata dal matrimonio dedita anche alla procreazione. Infatti sempre rimembrando la Chiesa cattolica San Giovanni Paolo II sostiene che: "All’origine di ogni persona umana v’è un atto creativo di Dio: nessun uomo viene all’esistenza per caso; egli è sempre il termine dell’amore creativo di Dio. Da questa fondamentale verità di fede e di ragione deriva che la capacità procreativa, inscritta nella sessualità umana, è - nella sua verità più profonda - una cooperazione con la potenza creativa di Dio. Quando, pertanto, mediante la contraccezione, gli sposi tolgono all’esercizio della loro sessualità coniugale la sua potenziale capacità procreativa, essi si attribuiscono un potere che appartiene solo a Dio: il potere di decidere in ultima istanza la venuta all’esistenza di una persona umana. Si attribuiscono la qualifica di essere non i co-operatori del potere creativo di Dio, ma i depositari ultimi della sorgente della vita umana. In questa prospettiva, la contraccezione è da giudicare, oggettivamente, così profondamente illecita da non potere mai, per nessuna ragione, essere giustificata. Pensare o dire il contrario, equivale a ritenere che nella vita umana si possano dare situazioni nelle quali sia lecito non riconoscere Dio come Dio".

Forse è per questo che non si è sposata e anche perché non avrebbe potuto divorziare come recita il vangelo di San Luca "Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio", a meno che valga solo per i "maschietti". E non è gossip, ma la presidente del Consiglio non può praticare la "doppia morale".

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-09-08 20:00:00
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Il caso Sangiuliano e la "doppia morale" della Meloni

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