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08/09/2024 06:00:00

Trapani, clima di terrore all'Atm. Bastoni e minacce, cosa sta succedendo

 Un clima di forte tensione si respira all'interno dell'ATM, la società partecipata del Comune di Trapani che gestisce il trasporto pubblico locale.  

Secondo una denuncia anonima presentata attraverso il sistema di whistleblowing, alcuni dipendenti avrebbero creato un clima di vero e proprio terrore tra i colleghi. Questo gruppo, composto da circa una decina di persone, avrebbe minacciato e vessato i colleghi per costringerli a rispettare le loro direttive. Tra le azioni intimidatorie, emergerebbe l'uso di veri e propri atti di "bullismo" all'interno dell'azienda, culminati con la comparsa di bastoni e scritte minacciose come "per chi non sciopera", indirizzate a coloro che non intendevano interrompere l'attività lavorativa.

L'episodio, grave e inquietante, ha portato la dirigenza dell'ATM a prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di diversi dipendenti. La società ha poi presentato una denuncia formale alla Procura della Repubblica di Trapani, coinvolgendo le autorità competenti per avviare un'indagine più ampia.

La segnalazione anonima è arrivata grazie al sistema di whistleblowing, che consente ai lavoratori di denunciare irregolarità senza rivelare la propria identità, proteggendosi da eventuali ritorsioni. Questa denuncia ha scatenato una serie di provvedimenti disciplinari interni, ma si attendono sviluppi anche dal punto di vista giudiziario.

Il caso ha sollevato una forte preoccupazione, poiché all'interno di un'azienda di proprietà pubblica, quale è l'ATM di Trapani, episodi del genere assumono una gravità inedita. Non solo minacce ai colleghi, ma anche strumenti fisici come mazze sono stati rinvenuti a sostegno delle intimidazioni. La situazione, già confermata da indagini interne, potrebbe avere ulteriori strascichi, anche legali.

Il direttore generale dell'ATM, Massimo La Rocca, ha dichiarato di voler procedere con fermezza nella gestione della vicenda, con l'obiettivo di ristabilire un clima di sicurezza e collaborazione all'interno dell'azienda.

 

Le tensioni estive e i problemi sindacali
Questi episodi di intimidazione arrivano in un contesto già segnato da forti tensioni tra i lavoratori e la dirigenza dell'ATM. Già a fine luglio, infatti, i dipendenti avevano protestato davanti al Comune per denunciare la mancanza di rispetto dei loro diritti e il fallimento delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo. Alla base dello scontro, anche la preoccupazione diffusa tra i lavoratori di una possibile esternalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale, una prospettiva che la dirigenza dell'ATM non ha escluso a causa delle normative comunitarie.

I sindacati hanno accusato la direzione di non voler realmente dialogare su questioni cruciali come la gestione del servizio e la tutela dei diritti dei dipendenti, portando alla proclamazione di uno stato di agitazione. Tra i problemi segnalati dai lavoratori, vi è anche la mancanza di controlli efficaci sui biglietti sugli autobus, un fattore che contribuisce all’evasione tariffaria, mentre il servizio di ausiliari del traffico è sottoposto a controlli molto più severi.

La posizione dell'azienda
L'ATM aveva respinto le accuse mosse dai sindacati, sottolineando che la proposta di rinnovo del regolamento economico aziendale avrebbe portato un aumento dei costi per il personale, grazie all'introduzione di nuovi incentivi legati alla produttività. L'azienda ha inoltre lamentato l'atteggiamento rigido dei sindacati, che avrebbe impedito un accordo costruttivo.

Nonostante ciò, le segnalazioni di episodi di bullismo interno e intimidazioni rappresentano un problema serio per l'azienda, che ora dovrà fare i conti con le indagini avviate dalla Procura. Un clima di terrore e vessazioni, come quello denunciato, rischia di compromettere ulteriormente il futuro dell'azienda e del servizio pubblico locale.