Si insedierà il 9 settembre il nuovo direttore sanitario dell’ASP 9 di Trapani, nominano dal Direttore generale Ferdinando Croce. Si tratta di Gaetano Migliazzo, che proviene dall’ASP di Agrigento, e ha nel suo curriculum la direzione medica degli “Ospedali Riuniti Sciacca-Ribera.
Pare che Migliazzo sia stato scelto anche per il Master in Economia sanitaria conseguito presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.
Ma la nomina di Migliazzo non è piaciuta all’Ordine dei Medici della provincia di Trapani.
Il neo direttore sanitario dell’Asp, infatti, nel 2020 è stato raggiunto da un provvedimento dell’allora assessore alla Salute, Ruggero Razza, per avere creato “Allarme sociale”. Allora venne silurato con un provvedimento in seguito al caso dei 19 contagi da Covid all’ospedale di Sciacca, Migliazzo pare non avesse rispettato i protocolli di sicurezza previsti, al suo posto arrivò Alberto Firenze.
Inadempienze che vennero riscontrate e denunciate pubblicamente dal sindaco di Sciacca Francesca Valenti. Migliazzo, dunque venne di fatto sollevato dal suo incarico dall’assessore regionale Razza, per questo presentò ricorso al Tar, con cui chiedeva l'annullamento del decreto previa sospensione dell'efficacia. Ricorso che venne rigettato.
A prendere posizione sulla nomina di Migliazzo anche l’Ordine dei Medici di Trapani, rappresentato dal presidente Vito Barraco: “Questo Ordine dei Medici accoglie con rispetto la nomina del dott. Gaetano Migliazzo come nuovo Direttore Sanitario, riconoscendo le sue capacità professionali e la sua esperienza nel settore. Tuttavia, non possiamo nascondere il nostro rammarico per la decisione di non considerare i numerosi professionisti altamente qualificati della provincia di Trapani, che sarebbero stati altrettanto meritevoli di ricoprire questo ruolo cruciale. Riteniamo che questa scelta, che sembra ignorare le eccellenze presenti sul nostro territorio, rappresenti un’occasione persa per valorizzare chi, da anni, lavora con competenza e dedizione in questa provincia. Sono molte le figure che conoscono a fondo le problematiche e le peculiarità del nostro sistema sanitario locale e che avrebbero potuto garantire una gestione più aderente alle reali esigenze dei cittadini di Trapani e dintorni”.
Di leggerezza nella scelta parla l’Ordine: “La nomina di un professionista esterno, per quanto valido, ci appare come una scelta distante dai bisogni del territorio e delle persone che lo vivono. La mancata considerazione di candidati locali sottolinea ancora una volta come spesso le eccellenze locali vengano trascurate, in favore di decisioni che non sembrano tenere conto delle dinamiche reali di chi opera quotidianamente nel contesto sanitario della provincia. Doveroso precisare che, in un momento così critico sia della sanità nazionale che di quella provinciale, la cui immagine di quest’ultima in questi anni è stata infangata dai noti scandali generati dal mancato rispetto di regole e trasparenza, diventa oltremodo necessario privilegiare l’aspetto meritocratico e la conoscenza approfondita del territorio. Tutto questo a tutela della dignità e dell’onore della categoria che rappresento”.
Apertura di collaborazione sì a Migliazzo ma con le dovute precisazioni e anche dubbi: “Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con il nuovo Direttore Sanitario, nella speranza che questa scelta non si traduca in una gestione distante e poco sensibile ai bisogni della nostra provincia. Tuttavia, non possiamo ignorare il profondo disappunto che questa decisione ha generato e ci aspettiamo che, in futuro, le eccellenze del nostro territorio vengano finalmente riconosciute e valorizzate come meritano. A ulteriore tutela della dignità e dell’onore della categoria che rappresento chiederò un incontro urgente con il Direttore Generale”.
Il malessere c’è ed è grande, minimizzato dai vertici, ma che i medici non hanno più intenzione di nascondere o di soffocare.
Si aspettavano la nomina del dottore Ezio Fazio, che non solo è responsabile della Mission 6 del PNRR ma di fatto è grande conoscitore di tutti gli ambienti ospedalieri e di ogni piccola criticità.
Migliazzo non viene accolto, insomma, sotto i migliori auspici. Stanco questo territorio di dovere subire scelte che vengono prese altrove.