Ritorno in Classe: Allarme Caldo in Sicilia e le Preoccupazioni dell'Assessore Turano
Con l'estate ancora in pieno svolgimento, l'inizio dell'anno scolastico in Sicilia, previsto per il 12 settembre, si preannuncia carico di sfide. Le previsioni meteorologiche non promettono nulla di buono: ondate di calore senza precedenti e temperature elevate potrebbero rendere la permanenza nelle aule un vero incubo per studenti e insegnanti.
La situazione è resa ancora più critica dalla condizione degli edifici scolastici dell’isola. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, soltanto il 6% delle scuole siciliane è dotato di impianti di climatizzazione o ventilazione adeguati. Questo dato mette in evidenza l'urgenza di interventi strutturali per garantire ambienti di apprendimento che siano sicuri e confortevoli, soprattutto in un periodo in cui il cambiamento climatico sta rendendo sempre più comuni estati torride.
L'emergenza è particolarmente sentita in questi giorni, con oltre 22.000 studenti di licei, istituti tecnici e professionali impegnati negli esami di riparazione. Il caldo soffocante aggiunge un ulteriore livello di difficoltà a un momento già di per sé carico di tensione e stress.
In un’intervista rilasciata a ilSicilia.it, l'assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla situazione. “Che senso ha rinviare l’anno scolastico di tre giorni?” ha dichiarato Turano, spiegando la decisione di anticipare l'inizio delle lezioni. L'obiettivo è quello di garantire più periodi di pausa durante l'anno scolastico, distribuendo in modo più equilibrato il carico di lavoro e permettendo agli studenti di riposarsi durante i momenti più critici dell'anno. “Abbiamo deciso di anticipare l’inizio delle lezioni per garantire più periodi di pausa durante l’anno, con vacanze che inizieranno il 20 dicembre e un lungo ponte durante il periodo pasquale. È importante che gli studenti abbiano momenti di stop durante l’anno scolastico”, ha aggiunto l’assessore.
Per quanto riguarda la mancanza di climatizzazione nelle scuole, Turano ha voluto precisare che la Regione non possiede direttamente le scuole, ma può finanziare progetti presentati da comuni e province. “Se un comune presenta, ad esempio, un progetto per un tetto fotovoltaico che alimenti impianti di climatizzazione, la Regione può finanziare quel progetto”, ha spiegato. Tuttavia, ha sottolineato che è responsabilità dei sindaci e dei presidenti delle province assicurarsi che le scuole siano adeguatamente attrezzate per affrontare le sfide climatiche.
Le dichiarazioni di Turano sottolineano una problematica complessa che richiede una cooperazione efficace tra diversi livelli di governo per garantire che l’istruzione in Sicilia possa svolgersi in condizioni adeguate, nonostante le avversità climatiche