Marsala vive una situazione critica sul fronte della gestione dei rifiuti, con gli abbandoni incontrollati che si moltiplicano sia nelle periferie che nel centro cittadino. Il problema, che sembra lontano da una soluzione, si è acutizzato negli ultimi mesi, portando a scelte da parte come quella di ripristinare i cassonetti l'amministrazione comunale.
Il ritorno ai cassonetti
Una delle decisioni più discusse è il ritorno ai cassonetti nel quartiere di Amabilina, una mossa voluta dal Sindaco Massimo Grillo. Questa scelta rappresenta un’inversione di marcia rispetto alla politica della raccolta differenziata porta a porta, introdotta quindici anni fa per eliminare definitivamente i cassonetti dalla città. La decisione di ripristinare i cassonetti è stata giustificata come misura necessaria per contrastare le discariche abusive (nella foto in copertina i rifiuti nel quartiere popolare di via Istria) e gli incendi di rifiuti che continuano a flagellare Marsala. Tuttavia, questa mossa è stata vista da molti come un segno di resa di fronte a problemi che richiederebbero soluzioni più strutturate e innovative.
L'aumento della TARI
A peggiorare la situazione, a fine giugno è stato ufficializzato l'aumento della TARI, la tassa sui rifiuti, approvato dal consiglio comunale. Le nuove tariffe, più elevate rispetto al passato, rappresentano un ulteriore aggravio per i marsalesi, che si trovano a dover pagare di più per un servizio che molti ritengono inefficiente. Nonostante gli aumenti, i problemi persistono: le immagini di rifiuti abbandonati per strada continuano a essere diffuse dal Comune, sottolineando l'incapacità delle attuali misure di prevenzione di arginare il fenomeno.
Il "Nuovo Piano" Rifiuti
L'amministrazione Grillo, ha annunciato l'elaborazione di un nuovo piano rifiuti, destinato a entrare in vigore entro ottobre 2025. Il sindaco ha dichiarato che il nuovo piano si propone di riformulare l'intero sistema di raccolta, con l'obiettivo di ridurre i costi esorbitanti attualmente sostenuti e migliorare l'efficienza del servizio. In particolare, il vice sindaco Tumbarello ha evidenziato la necessità di affrontare la problematica della bassa riscossione della TARI, che attualmente si attesta al 45%, e di ripensare la gestione della raccolta differenziata, soprattutto nelle aree condominiali. "La gestione dei mastelli nei condomini è davvero difficile, è possibile pensare per il centro urbano a isole ecologiche non custodite di prossimità, che funzionino con il semplice codice fiscale. Fermo restando che nelle periferie il mastello potrebbe essere mantenuto".
Le critiche del Circolo PD
Il Circolo PD Online "Nilde Iotti", attraverso la voce della coordinatrice Linda Licari, ha espresso forti critiche al nuovo piano rifiuti in fase di studio da parte dell'amministrazione Grillo, definendolo un passo indietro rispetto agli standard moderni di gestione ambientale. Secondo il PD, il ritorno ai cassonetti stradali rappresenterebbe un modello ormai obsoleto, in contrasto con gli obiettivi di economia circolare e con la necessità di aumentare la raccolta differenziata. Le preoccupazioni si concentrano anche sull'impatto economico e sociale di questa scelta, che potrebbe portare a un aumento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti e penalizzare quei cittadini che si impegnano a differenziare correttamente.
Marsala si trova a un bivio. Da un lato, c'è la necessità di riorganizzare un servizio di raccolta rifiuti e migliorarlo; dall'altro, c'è il rischio di fare scelte che potrebbero riportare la città indietro nel tempo, con un sistema di gestione dei rifiuti meno sostenibile e più costoso. Le sfida è complesse, ma una cosa è chiara: la soluzione richiederà non solo interventi strutturali, ma anche una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza.