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04/09/2024 06:00:00

Treni nel trapanese: mancano dal 2 aprile ma non se ne sente la mancanza

Dalla primavera scorsa, la provincia di Trapani sta vivendo un blocco totale del traffico ferroviario a causa di importanti lavori di ammodernamento della rete, ma non se ne sente affatto la mancanza. Nel marsalese non capita più, infatti, di rimanere bloccati per oltre 40 minuti dietro ai passaggi a livello chiusi, un disagio giornaliero che, fino a pochi mesi fa, rendeva il traffico cittadino caotico e snervante. Tuttavia, questo temporaneo sollievo per gli automobilisti, il 15 di settembre, secondo il cronoprogramma dei lavori, dovrebbe terminare, perché la linea ferroviaria e dunque le corse dei treni, dovrebbero tornare alla normale operatività.

L'Upgrade Tecnologico: Il Sistema ERTMS - I lavori, condotti da Trenitalia, rientrano in un più ampio progetto di "upgrade tecnologico e potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria"che interessa anche la linea Alcamo Diramazione - Trapani, conosciuta anche come "via Milo". Il progetto prevede l'installazione del Sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System), un avanzato sistema di segnalazione ferroviaria che promette di aumentare la sicurezza e la capacità della linea. Ma le opere non si limitano solo all'implementazione di nuove tecnologie. Sono in corso anche interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, inclusi la sostituzione dei binari, il miglioramento della massicciata e la realizzazione di nuove opere di difesa dalle frane.

Cronoprogramma - Come detto, secondo il cronoprogramma ufficiale, i lavori dovrebbero concludersi il 15 di settembre. Se da un lato il blocco dei treni ha ridotto notevolmente i disagi, dovuti ai ritardi e a quelli legati anche al blocco del traffico automobilistico causato dai passaggi a livello, dall'altro la prospettiva di un ritorno alla normalità ferroviaria non è accolta con entusiasmo. Non solo si teme che i lavori possano subire ritardi, ma c'è anche chi ritiene che la presenza della ferrovia stessa sia un ostacolo per la mobilità urbana.

Il Comitato "Liberiamo Marsala" - In questo contesto, ricordiamo che un gruppo di cittadini ha costituito il comitato "Liberiamo Marsala", con l'obiettivo di spingere per l'eliminazione dei passaggi a livello e, in alcuni casi, dei treni stessi, ritenuti troppo poco utilizzati. Non si tratta di una proposta priva di fondamento: il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), adottato dal Comune nel 2016, aveva già suggerito soluzioni alternative come la sostituzione dei treni con autobus, ritenuti più pratici e meno invasivi.

I dati parlano chiaro: in media, ogni treno che attraversa Marsala trasporta solo 26 passeggeri, un numero esiguo se confrontato con i disagi che il passaggio dei convogli crea alla viabilità urbana. "Liberiamo Marsala" ha, da tempo, avviato una raccolta firme per chiedere non solo la rimozione dei passaggi a livello, ma anche la sostituzione dei treni con autobus che possano servire in modo più efficiente la popolazione locale.

Un futuro incerto - Mentre il PUMS suggerisce anche l'idea di un "tram-treno", una soluzione ibrida che potrebbe mantenere un collegamento ferroviario senza sacrificare la fluidità del traffico urbano, restano molte domande su come e quando verranno realizzati questi progetti. Tra le criticità più rilevanti c'è la questione dei fondi: l'amministrazione Grillo, infatti, ha fatto perdere un finanziamento di 26 milioni di euro destinato proprio all'eliminazione di alcuni dei 27 passaggi a livello presenti a Marsala. Il futuro della rete ferroviaria nel trapanese rimane incerto. Se da un lato i lavori in corso rappresentano un necessario passo avanti verso la modernizzazione, dall’altro c’è chi auspica un ripensamento completo del sistema di trasporto urbano. La sfida sarà trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e le esigenze quotidiane dei cittadini, un compito non facile, ma essenziale.



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