Movimenti in casa Partito Democratico, in attesa della stagione dei congressi, che partiranno proprio dal provinciale per poi culminare con il regionale. Nuovi ingressi o ritorni ma non senza fulmini e saette.
Qualche giorno fa c’è stato l’ingresso nel partito del consigliere comunale di Favignana Pietro Giangrasso. A darne notizia è il deputato regionale Dario Safina: “L’ingresso del consigliere Giangrasso nel nostro partito è ancora una volta la riprova dell’ottimo lavoro che stiamo svolgendo sul territorio trapanese. Il PD continua a crescere e a mietere consensi e di questo non posso che esserne lieto. Sono certo che l’amico Pietro, con la sua esperienza e la sua abnegazione, contribuirà in modo significativo al progresso della nostra comunità”. “Con la sua adesione al Pd – ha continuato l’onorevole trapanese – sono certo che riusciremo a creare una sintesi politica importante per la crescita e lo sviluppo dell’arcipelago egadino. Insieme a Giangrasso e a quanti vorranno abbracciare il progetto politico aperto e laico del Partito Democratico sono certo che riusciremo a costruire un programma credibile e condiviso che vada oltre gli attuali equilibri esistenti. Da subito al lavoro, dunque, per il bene ed al servizio della comunità delle isole Egadi”.
Si tratta di un ritorno tra le fila dei dem di Giangrasso, il vice Segretario del PD provinciale, Giuseppe La Francesca, si dice soddisfatto: “In questo momento è di fondamentale importanza creare le condizioni per un rilancio unitario del Partito Democratico delle Isole Egadi; occorre pertanto mettere insieme l’esperienza maturata dal consigliere Giangrasso con l’azione di radicamento che il Circolo del PD delle Isole Egadi, pur fra mille difficolta, ha portato avanti in questi anni grazie al contributo di tutti gli iscritti, gettando le basi per una sempre maggiore crescita dell’arcipelago egadino.Adesso è il momento – conclude La Francesca – di mettere da parte le divisioni che soprattutto in una piccola comunità come quelle delle isole minori sono devastanti e deleterie, ponendosi come obiettivo lo sviluppo del territorio e il Partito Democratico, con senso di responsabilità, dovrà lavorare in maniera unitaria e condivisa per la costruzione di un nuovo percorso dove tutti possano essere protagonisti”.
L’ingresso però ha creato uno scontro interno al partito, Michele Rallo attuale componente della segreteria provinciale è stato netto: “Ho aderito al Partito Democratico perché mi riconosco nei suoi valori, ma soprattutto perché sono allergico ai partiti personali. La mia premessa è doverosa per commentare l’adesione del consigliere Giangrasso appressa attraverso i social dell’onorevole Safina, annuncio che stupisce perché essendo Safina un dirigente regionale del Pd non può non sapere che Giangrasso milita nel Pd dal 2019, è stato vice segretario del circolo di Favignana e successivamente vicario fino alle regionali, quando si è dimesso mantenendo il suo ruolo in assemblea provinciale”.
Le scintille poi continuano: “Safina sa benissimo che il PD delle Egadi pur avendo appoggiato e contribuito alle elezioni del sindaco Forgione ha mantenuto da sempre una linea esterna distaccata, moderata ma al tempo stesso molto critica con le scelte dell’amministrazione Forgione, motivo per il quale Giangrasso ha presentato le sue dimissioni, già prima di entrare in consiglio comunale attraverso una surroga. E’ molto grave che l’onorevole Safina non abbia mai voluto riconoscere il mio ruolo di componente della segreteria Provinciale, conferitomi dal segretario Venuti, da lui continuamente osteggiato e non abbia fatto un passaggio nemmeno con il Circolo delle Egadi di cui sono reggente”.
Per Rallo il deputato Safina “Continua a costruire un partito parallelo provando a sostituire i dirigenti con uomini di “Pietra”, con l’obiettivo di riprendersi il giocattolo perduto da utilizzare come un circolo privato. Ne prendo atto e allo stesso tempo prendo le distanze. Avremmo apprezzato la presenza dell’onorevole Safina quando il Circolo e la segreteria provinciale erano in prima linea contro la costruzione di uno stabilimento balneare a Levanzo e le interrogazioni parlamentari sono state prodotte da tutti i partiti, tranne che dal Partito Democratico. Il nostro arcipelago è fatto di tante persone, storie e idee, di sensibilità ambientale, culturale e sociale e non è terra di conquista coloniale come avvenuto in passato, lo tenga ben a mente l’onorevole Safina! Piazzare la bandierina su un consigliere peraltro iscritto da anni al Pd, prima del congresso per costruire il partito parallelo dell’onorevole, o farlo in previsione di chissà quale elezione politica locale non rende migliore il nostro percorso politico, lo fa solo collassare allontanando quelle persone che credono ancora nella politica e nel Partito Democratico”. Ennesimo scontro in casa dem, nulla di nuovo sotto il sole rosso.