La Regione Siciliana ha revocato la parità scolastica a nove istituti privati dell'isola, a causa di gravi irregolarità e inadempienze riscontrate durante le ispezioni. Tra le criticità emerse, si segnalano ambienti scolastici fatiscenti, carenza di servizi igienici adeguati per studenti con disabilità, e violazioni delle norme sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro, mettendo a rischio l'incolumità di studenti e personale.
Tra gli istituti che hanno perso la parità figurano scuole di varie province siciliane, tra cui l'Istituto Platone di Palermo, l'Istituto Format di Catania, il Quasimodo di Piazza Armerina e altri in località come Ragusa, Messina e Carini. Le ispezioni hanno evidenziato che molte di queste scuole operano in ambienti non idonei, privi di laboratori didattici, biblioteche e servizi igienici adeguati.
Le irregolarità riscontrate vanno dalla mancanza di abilitazione dei docenti – con solo 4 su 143 che risultano abilitati all'Istituto Format di Palermo – alla presenza di personale non qualificato e contrattualizzato in modo non conforme alle normative. In alcuni casi, i docenti non possedevano titoli di studio adeguati per l'insegnamento delle materie a loro assegnate.
Altre violazioni riguardano la mancanza di trasparenza nelle ammissioni e nelle promozioni degli studenti, con la presenza di documentazione inadeguata per confermare l'effettiva partecipazione e il superamento degli esami da parte degli studenti iscritti.
La decisione della Regione arriva dopo ripetuti richiami e la constatazione che le irregolarità identificate non erano state sanate dagli istituti nonostante le precedenti segnalazioni. La revoca della parità avrà un impatto significativo sugli studenti e le famiglie coinvolte, che ora dovranno cercare soluzioni alternative per proseguire il loro percorso scolastico.