La provincia di Trapani combatte su più fronti la crisi idrica estiva. Se da un lato a Bresciana arriva la Cavalleria con i tre generatori "anti-sete" della Protezione civile Siciliana, per alleviare i disagi dovuti ai frequenti blackout, dall'altro continuano i lavori di potenziamento degli impianti idrici a Bresciana. E , giusto per non farsi mancare nulla, in città si è verificata un'ondata di furti di rubinetti e contatori dell'acqua.
Sui lavori terminati ieri sul quadro elettrico di Bresciana, Vincenzo Guaiana fornisce lo stato di lavori.
“Abbiamo programmato degli interventi all’impianto di Bresciana in due giorni consecutivi: giovedì e venerdì (oggi per chi legge). I lavori richiederanno lo spegnimento temporaneo dell'impianto di Marracco a Misiliscemi. Speriamo di concludere tutto nei tempi stabiliti così da limitare i disagi, anche e soprattutto grazie alla collaborazione con Enel e con la Protezione Civile. Il problema è che i gruppi elettrogeni impegnati nell’intervento, purtroppo non sono abbastanza potenti per alimentare il sistema di rilancio, che richiede molta energia – continua -. Il rilancio, infatti, è fondamentale per spingere l'acqua verso il serbatoio centrale e da lì distribuirla a San Giovannello. Speriamo comunque che l'intervento sia breve e non causi troppi disagi. Prevediamo che Marracco rimarrà senz'acqua per circa un giorno, ma se tutto va bene, potremmo risolvere il problema in tempi ancora più rapidi”.
La collaborazione tra istituzioni e volontariato dimostra l'impegno nel garantire un servizio essenziale come l'approvvigionamento idrico ai cittadini, importante per salvaguardare la salute pubblica in previsione dell’allerta meteo dovuta all’ondata di calore prevista per la settimana ferragostana.
“Lavoriamo per mantenere la massima portata – conclude Guaiana -. Attualmente sono attivi 16 pozzi su 18 a Bresciana, con il 17esimo pronto ma non ancora immesso in condotta. La portata d'acqua proveniente da Bresciana è di 170 litri al secondo, mentre al pozzo Madonna è stata sostituita una pompa per aumentarne l'efficienza e presto ne verrà aggiunta un'altra per raggiungere una portata di 22 litri al secondo”.
Tutti questi interventi, insieme all'arrivo dei generatori, rappresentano un passo importante verso la risoluzione della crisi idrica che ha afflitto la provincia negli ultimi mesi. Sforzi che atti di sciacallaggio provano a vanificare con azioni volte a disperdere le risorse idriche e bloccare l’erogazione, lasciando famiglie e persone senza acqua. Trapani, infatti, è nel mirino dei ladri: fontane a secco e contatori spariti. Una ondata di furti sta colpendo la città, con rubinetti e contatori dell'acqua nel mirino dei ladri. Piazzale Ilio e il cisternone di San Giovannello sono tra le zone più colpite, con le fontanelle pubbliche costantemente depredate dei loro rubinetti.
Ma i furti non si limitano alle aree pubbliche: una vera e propria "banda del contatore" sta prendendo di mira i condomini della città, rubando gli apparecchi di misurazione dell'acqua. Questi contatori, rivestiti in ottone, vengono poi rivenduti al mercato nero per pochi euro, mentre il metallo viene recuperato e venduto separatamente. I danni causati da questi furti sono ingenti, non solo per il valore economico dei rubinetti e dei contatori, ma anche per i disagi che creano ai cittadini, privati dell'acqua, e per le difficoltà nella quantificazione dei consumi idrici.
Le autorità sono al lavoro per fermare questa ondata di furti, ma nel frattempo i cittadini sono invitati a prestare attenzione e a segnalare eventuali attività sospette.