Sul caso del giovane detenuto di 27 anni nel carcere di Trapani che versa in gravi condizioni di salute e necessita di cure mediche adeguate, come riportato da TP24 nell'articolo "Grido di aiuto dal Carcere", intervengono i segretari dei Giovani Democratici: Antonino Occhipinti, Antonino Signorello e Riccardo Patti, chiedendo un'ispezione nel carcere e un'interrogazione parlamentare al Governo.
"Apprendiamo con profondo sgomento, dall'articolo pubblicato su TP24 - Il Territorio in Diretta, dello scandalo che si sta consumando all'interno del Carcere di Trapani ai danni di un giovane detenuto di 27 anni. Questo giovane, affetto da gravi condizioni di salute, versa in una situazione di estremo disagio e non riceve l'adeguata assistenza medica necessaria.
Alla luce della gravità dei fatti denunciati, riteniamo assolutamente impensabile rimanere in silenzio. Siamo profondamente convinti che ogni individuo abbia dei diritti inalienabili e che le carceri, come sancito dalla nostra Costituzione, non debbano essere luoghi di tortura, bensì spazi di recupero e riabilitazione, fondamentali per costruire una società migliore e più giusta. È quindi illegale e moralmente inaccettabile negare ai detenuti le cure sanitarie necessarie.
Di fronte a questa assurda vicenda, abbiamo immediatamente portato all'attenzione dell'On. Giovanna Iacono (PD) quanto sta accadendo, sollecitando un intervento attraverso un'ispezione all'interno del Carcere di Trapani - San Giuliano e proponendo la presentazione di un'interrogazione parlamentare al Governo presso la Camera dei Deputati.
A ciò cercheremo di includere la Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Trapani per fare ulteriore chiarezza su quanto sta accadendo e garantire che vengano prese tutte le misure necessarie per tutelare i diritti del giovane detenuto e degli altri ospiti della struttura.
Il nostro impegno è volto a garantire che le istituzioni carcerarie rispettino i principi di umanità e giustizia, fondamentali per il nostro ordinamento giuridico e per una società civile. Continueremo a monitorare attentamente l'evolversi della situazione e ad agire con determinazione per porre fine a queste inaccettabili violazioni dei diritti umani.
Adesso si attende una risposta dal Governo Nazionale e Regionale oltre al Direttore del carcere Dott. Fabio Prestopino e dal Comandante Dirigente Aggiunto Christian Astarita".