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09/08/2024 06:00:00

Campobello, firme contro la privatizzazione dell’acqua. Il sindaco, “L’opposizione mente, ecco perché”

 Nelle borgate di Campobello di Mazara, oggi è l’ultimo giorno, per firmare “contro la privatizzazione dell’acqua pubblica”. A Tre Fontane dal 3 al 6 agosto e a Torretta Granitola dal 7 al 9 agosto, l’opposizione del consiglio comunale della città ha organizzato  una raccolta firme per dire no alla cancellazione del comma 3 dell’art. 8 Ter – Diritto all’Acqua - dello Statuto Comunale che, secondo i consiglieri  Simone Tumminello, Tommaso Di Maria, Isabel Montalbano, Carla Prinzivalli, Liliana Catanzaro e Giuseppe Fazzuni, oltre al segretario del Pd, Baldo Stallone, consentirebbe appunto di privatizzare il servizio pubblico dell’acqua.

 

Nello scorso giugno, la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione  aveva proposto l’eliminazione di questo terzo comma, secondo il quale la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.

La cancellazione, secondo l’opposizione , sarebbe in contrasto con l’esito del referendum del 2011 in cui “il popolo italiano ha manifestato la propria contrarietà alla privatizzazione dell’acqua pubblica”.

 

L’opposizione continua a dimostrarsi totalmente ignorante delle norme e dei più basilari principi della pubblica amministrazione” ha invece replicato il sindaco Castiglione, che ha spiegato che i servizi pubblici, come quello dell’acqua, sono per una legge nazionale servizi “a rilevanza economica”. E lo statuto comunale non può entrare in contrasto con una legge dello Stato, perché risulterebbe illegittimo.

 

Il servizio idrico, essendo un servizio a rilevanza economica, può essere gestito direttamente dal comune – ha aggiunto il primo cittadino - così come sinora è avvenuto e come avverrà in futuro, nel rispetto sempre della legge e finché la legge lo consentirà. Stiamo semplicemente adeguando il nostro statuto comunale alla legge”.

 

Chi sostiene che l’Amministrazione vuole privatizzare l’acqua, secondo il sindaco quindi mente sapendo di mentire.

L’acqua è un bene prezioso e indispensabile su cui non si può e non si deve speculare – ha concluso Castiglione - Chi arriva a fare questo non è sicuramente idoneo per amministrare la cosa pubblica”.