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07/08/2024 06:00:00

Sanità nel trapanese, Croce: "Ecco le novità per la Radioterapia a Trapani e il padiglione di Marsala"

 E’ in atto il riordino della rete ospedaliera, l’obiettivo sarebbe quello di non avere reparti doppioni se poi non riescono ad operare bene, cercando di riconoscere all’utenza efficacia ed efficienza delle cure e ancor prima il loro accesso.

Sono giornate queste difficili, la Sicilia è balzata alle cronache nazionali per la frattura di un paziente che è stata bloccata, all’ospedale di Patti, con un cartone. Le teste saltate sono quelle dei medici, sollevata dall’incarico la responsabile facente funzione del Pronto Soccorso poichè lo stesso “era stato conferito nel 2021 con modalità non conformi alla vigente normativa contrattuale di categoria”.

In provincia di Trapani, in merito al riordino della rete ospedaliera regionale, si è tenuto un incontro tra i Sindaci del territorio, che hanno elaborato una serie di proposte da consegnare al Manager dell’ASP, Ferdinando Croce. Si chiede, infatti, di conoscere il numero di posti letto assegnati alla Provincia di Trapani; conoscere altresì gli indici di fuga dei pazienti della provincia di Trapani relativamente alle loro patologie; si chiede il potenziamento del “Sant’Antonio Abate” di Trapani per le seguenti unità operative: Ematologia, Chirurgia Vascolare, Radioterapia, Stroke Unit presso reparto di Neurologia, Breast Unit ( senologia Multidisciplinare ).

Ma è stata pure avanzata la richiesta di un potenziamento dell’Hospice di Salemi, il sindaco Vito Scalisi, peraltro, ha incontrato il Direttore Generale ed è stata scongiurata la chiusura del reparto di Chirurgia dell'ospedale salemitano.

Nel documento poi si legge anche la richiesta di formazione di una equipe (anche di sala operatoria) dedicata con medico anestesista per interventi odontoiatrici, di prevenzione e non, a favore dei soggetti autistici non collaboranti e di altri soggetti diversamente abili.

La città di Marsala ha redatto un documento, sottoscritto dai consiglieri comunali, propulso dalla stessa Asp, con le criticità e gli eventuali potenziamenti da effettuare al Paolo Borsellino, Dea di primo livello. Sono anni che le medesime situazioni vengono rimpallate, declinate con il verbo al futuro, lasciate alla speranza o, per chi è credente, alla preghiera.


Il manager Croce sta effettivamente lavorando, ha già fatto visita ad alcuni ospedali della Provincia, ha reclutato del personale medico. Le carenze strutturali e di organico non possono essere colmate in poco tempo.

Ciononostante il primo vero atto da compiere è capire se la rete tempo dipendente è davvero funzionante. Nascono per garantire la presa in carico dei pazienti che presentano patologie time-depending, cioè patologie per le quali le conseguenze siano fortemente condizionate dalle decisioni e dagli interventi messi in atto nelle prime ore dall'insorgenza dei sintomi. Più del 50% delle patologie tempo dipendenti passano dal Pronto Soccorso, si tratta di infarto, ictus, trauma maggiore e sepsi, tutti casi che arrivano in Pronto Soccorso e proseguono poi il loro iter clinico nelle diverse discipline.

Pertanto il Pronto Soccorso ha un ruolo strategico nella gestione di patologie in cui la tempestività dell’intervento di cura è un fattore essenziale.
Il Direttore Generale Croce ha fatto il punto sulla sanità trapanese, garantendo il riordino degli ospedali pur tenendo conto delle effettive esigenze della comunità provinciale. Sul padiglione delle Malattie infettive di Marsala, la sua apertura dovrebbe essere a breve, dice.

Lo stesso padiglione sarà collegato attraverso un tunnel alla Radiodiagnostica, e sempre al nuovo padiglione ci sarà allocata una Tac, chi dovrà gestirla sarà il problema che sorgerà immediatamente dopo. Un solo medico che turna non può gestire due Tac, il rischio poi concreto è che con questo tunnel il Pronto Soccorso si allontani ancora di più dal resto dell’ospedale.

Tutto ciò che riguarda la Sanità non è mai retorico, non lo sono nemmeno le domande ad essa collegate. Si tratta di chiarimenti necessari nell’esclusivo interesse collettivo. Banalmente si chiama responsabilità sociale ed etica. Qui la seconda parte dell'intervista al direttore dell'Asp Croce.