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01/08/2024 11:16:00

Stop al nuovo ospedale Civico di Palermo. La Regione dirotta 140 milioni del PNRR

Una decisione controversa scuote il mondo politico e sociale siciliano: il governo regionale ha deciso di dirottare 140 milioni di euro, inizialmente destinati all'ammodernamento dell'Ospedale Civico di Palermo, verso altri progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal fondo complementare. Questo spostamento di risorse, ufficializzato attraverso una recente delibera di giunta, ha suscitato reazioni accese e critiche aspre.

A lanciare l'allarme è stata Maria Concetta Balistreri, segretaria regionale dello Spi Cgil Sicilia, che ha espresso preoccupazione per l'impatto che questa decisione avrà sulla sanità pubblica dell'Isola. "Il governatore Schifani non smentisce il nostro allarme, ma rassicura promettendo che recupererà le somme da altri finanziamenti. Facciamo un nodo al fazzoletto: ci ricorderemo di questo impegno assunto dal presidente della Regione - prendendo atto del silenzio dell’assessorato alla Salute e dell’assessora Volo - e vigileremo sul futuro del nuovo Civico di Palermo," ha dichiarato Balistreri.

La delibera, proposta dall'assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, prevede la redistribuzione di 364 milioni di euro per "garantire la totale copertura finanziaria di 213 milioni di euro necessaria all’integrazione dei quadri economici degli interventi infrastrutturali Pnrr e al finanziamento dei progetti del programma ‘Ospedale Sicuro e Sostenibile’". Questo provvedimento, tuttavia, comporta la sospensione del progetto di ammodernamento del Civico di Palermo, una struttura sanitaria di primaria importanza nel Mezzogiorno, già in attesa di importanti lavori di riqualificazione.

Ma le critiche al governo regionale e nazionale non si sono fatte attendere. Valentina Chinnici, deputata del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, ha definito "scandalosa" la decisione di definanziare il progetto del Civico di Palermo. "È inaccettabile – ha commentato Chinnici – visto che il Civico di Palermo è una delle principali strutture sanitarie del Mezzogiorno con un grande bisogno di essere riqualificata. Ancora una volta, la Sicilia subisce uno scippo di risorse con la complicità di un governo che evidentemente non fa gli interessi dei siciliani e anzi li danneggia gravemente proprio nell’ambito essenziale della salute e della sanità pubblica".

 Schifani rassicura  - «Vorrei rassicurare tutti sul fatto che l'ospedale Civico di Palermo, che reputo personalmente una struttura d'eccellenza, rientri a pieno titolo nel piano di riqualificazione delle strutture sanitarie regionali. Appena una settimana fa il mio governo ha sottoscritto l'accordo con Invitalia per la realizzazione di tre nuovi ospedali nel capoluogo siciliano, cioè il polo di eccellenza pediatrico, il nuovo Policlinico e il polo oncoematologico, e per la ristrutturazione del padiglione "A" dell'ospedale Cervello, per un investimento complessivo di oltre 700 milioni di euro. Ed è di ieri l'accordo tra Regione e strutture sanitarie accreditate, per abbattere finalmente le liste d'attesa in Sicilia con il concorso responsabile delle case di cura convenzionate. La riqualificazione del sistema sanitario è un impegno che ho preso con i siciliani e che, con il mio governo, stiamo portando avanti con grande decisione e senso di responsabilità». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

La nuova normativa del Parlamento nazionale dell’aprile scorso ha imposto alla Sicilia, come a tutte le altre Regioni italiane, una rimodulazione dei fondi del Pnrr e del Programma complementare per gli interventi antisismici negli ospedali, con la conseguenza che per gli interventi di ammodernamento dell'Ospedale Civico, inizialmente ricadenti nel fondo previsto dalla legge 67/88, sarà necessario ricorrere, in parte, a fonti di finanziamento alternative ovvero ai successive risorse statali a valere sempre sull’articolo 20.

«Si tratta - aggiunge Schifani - di una riprogrammazione delle risorse, come avvenuto altre volte in passato, che ha riguardato il Civico al quale momentaneamente sono stati ridotti, e soltanto in misura parziale, gli stanziamenti originariamente previsti. L’assessorato regionale della Salute è al lavoro per la copertura integrale dell’intervento relativo al Civico attingendo, ove occorra, ad altre fonti di finanziamento».

La redistribuzione dei fondi PNRR solleva dunque interrogativi non solo sull'allocazione delle risorse ma anche sulla gestione delle priorità sanitarie in una regione già gravata da strutture ospedaliere spesso inadeguate. L'impegno del governatore Schifani di recuperare i fondi da altre fonti rimane sotto la lente di ingrandimento dei sindacati e dell'opinione pubblica, in attesa di vedere se e come tali promesse verranno mantenute.