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01/08/2024 06:00:00

Trapani, la rivolta: "Tasse sì, parcheggi no? Così ci cacciate via"

La siccità che attanaglia la Sicilia, l'incubo dei parcheggi introvabili e ora la beffa della revoca dei permessi Ztl: i proprietari di seconde case a Trapani, molti dei quali pensionati o investitori provenienti da altre città italiane come Milano, Torino, Roma, Venezia, sono sul piede di guerra. Mentre è acceso il dibattito dopo la lettera pubblicata da Tp24.it, ecco cosa accade.

La meravigliosa Trapani… invivibile

"Non è possibile che dopo aver investito i risparmi di una vita in questa città, ci troviamo a essere trattati come cittadini di serie B - sbotta un proprietario romano non residente, che preferisce rimanere anonimo -. Paghiamo Imu e Tari come tutti, ma non possiamo più parcheggiare vicino alle nostre case. E ora ci tolgono pure i permessi Ztl. Siamo costretti a parcheggiare lontano da casa, e siamo tutti pensionati e abbiamo i nostri acciacchi".

La rabbia è palpabile tra i proprietari, che si sentono presi in giro dalle istituzioni locali. "Questa è una vera e propria discriminazione -, afferma una signora milanese, anche lei proprietaria di una seconda casa nel centro storico -. Ci dicono che siamo benvenuti, ma poi ci mettono i bastoni tra le ruote in ogni modo possibile. E pensare che molti di noi trascorrono qui diversi mesi all'anno, contribuendo all'economia locale".

Dal Comune, il benvenuto con revoca

La revoca dei permessi Ztl, avvenuta a seguito della Delibera di Giunta Comunale n. 100/2024, ha scatenato un'ondata di proteste da parte di chi, appena sbarcato per le vacanze, ha trovato l’avviso nella buca delle poste. "Ci hanno mandato una lettera in cui ci invitano a restituire i permessi e ci minacciano di multe e rimozione forzata se non lo facciamo - racconta un altro proprietario, proveniente da Venezia -. Ma come possiamo fare a meno dell'auto? Qui i parcheggi sono pochi e costosissimi, e i mezzi pubblici sono praticamente inesistenti".

La situazione è particolarmente critica per chi vive nelle zone più centrali, come via Garibaldi, largo delle Sirene, piazza Lucatelli, dove la movida notturna rende difficile il riposo e il parcheggio. "Dalle 11 di sera alle 3 di notte qui è un delirio - racconta una signora di via Carolina –, passano macchine a tutta velocità, ragazzi ubriachi che urlano e fanno casino. E noi non possiamo nemmeno parcheggiare sotto casa. Abbiamo più volte chiesto di fare dei dossi per indurre a rallentare, ma invano”.

La rabbia dei proprietari di seconde case è rivolta anche contro la decisione di far pagare le strisce blu anche a loro. "L'anno scorso potevamo parcheggiare sulle strisce gialle, ma ora ci tocca pagare come tutti gli altri. E non parliamo dei costi: 30 euro al mese per il primo trimestre, 65 euro per il secondo e addirittura 75 euro per il terzo. Ma siamo matti?".

Parcheggi Atm? Troppo cari

I proprietari chiedono al Comune di rivedere le proprie decisioni e di trovare una soluzione che tenga conto delle loro esigenze. Nelle strisce blu spesso i turisti pagano gli abbonamenti e lasciano le auto per giorni, in quelle gialle c’è da pagare fino alle 2 di notte. “Un incubo. Non chiediamo favoritismi, ma solo di essere trattati con rispetto. Non devono esserci figli e figliastri - affermano -. Siamo cittadini come tutti gli altri, e paghiamo le tasse come tutti gli altri. Non è giusto che ci vengano negati i servizi essenziali".

Alcuni poi suggeriscono di ricavare un parcheggio nella tensostruttura inutilizzata dell’ex mercato del pesce. E altri evidenziano come Il parcheggio, che si affaccia lungo la Via Ammiraglio Staiti, sia quasi sempre vuoto perché troppo costoso.

Il parcheggio comunale di trapani? praticamente vuoto – afferma un cittadino -, non perché non ci sia gente, ma perché visto il costo del parcheggio la gente opta per altri. Con un prezzo giornaliero di 25€ senza possibilità di abbonamenti o chicchessia, viene solo superato dal costo del multipiano di Venezia...credo che per la comunità tenere un parcheggio vuoto, perché un dirigente crede di poter fare cassa a luglio e agosto, sia improduttivo”.