Gentile Redazione di TP24, il 22 luglio scorso leggevamo sul Vs. quotidiano d'informazione, l'articolo "Marsala, quei paletti, pericolosissimi (e illegali) conficcati nel mare di San Teodoro", in cui veniva segnalata la rischiosa presenza di paletti in ferro arrugginiti, conficcati nelle acque basse del mare (per ormeggiare le barche), in una incantevole insenatura naturale, in località San Teodoro, poche decine di metri a seguire l'"Osteria del mare Albaria", la presenza di rifiuti speciali (pneumatici) alcuni dei quali anche in mare nonché l'illecita realizzazione, con il conseguente utilizzo, di uno scivolo in cemento su di una piattaforma in roccia naturale (in zona demaniale) per consentire alle auto con carrello di scendere in acqua e "scaricare" o "caricare" i propri natanti.
Il 28 luglio, dopo sei giorni, nulla è mutato! - I paletti sono sempre in acqua, tant'è che in considerazione della presenza di minori (specie diversi bambini tedeschi) in acqua, un bagnante dopo aver individuato la punta in ferro, completamente arrugginita ed utilizzata per legare l'imbarcazione, per evitare che qualcuno potesse ferirsi, l'ha coperta con un sasso.
Identica situazione per i pneumatici che, come rilevato dalle foto del Vs. articolo del 22 u.s., sono sempre lì, ad ornamento delle bellezze naturali di San Teodoro.
Abbiamo assistito ad una scena, tutta "siciliana" - Intorno alle ore 12.15 è entrata nell'insenatura, ove vi erano anche bambini intenti a giocare in acqua, un'imbarcazione con il motore acceso (e non a remi) e si è fermata. Dopo pochi minuti è giunta sulla piattaforma in roccia, gremita di bagnanti distesi su teli e lettini, un'auto con un carrello, privo di targa/contrassegno, verosimilmente non omologato, che, dopo diverse manovre per posizionare adeguatamente sullo scivolo il carrello per consentirgli di issare il natante (essendo una berlina, aveva il portabagagli aperto a causa del cric per il sollevamento del natante, e ciò impediva la visuale) e dopo aver fatto spostare i bagnanti presenti sulla piattaforma (che hanno manifestato il proprio dissenso), ha provveduto tranquillamente a caricare la barca ed andarsene a bordo dell'auto, senza alcun rispetto. Tant'è che, come si vede dal video, sono stati sarcasticamente applauditi dai presenti per quanto fatto.
La stessa circostanza si è verificata anche, sabato 27 luglio, con altre due due distinte persone che hanno immesso in acqua altrettante imbarcazioni con le medesime modalità, facendo spostare i bagnanti presenti sulla piattaforma, allontanandosi a motore (e non a remi) dall'insenatura.
Tutte le persone presenti, ogni qualvolta assistono a tali comportamenti, si chiedono come mai non intervenga la Capitaneria di Porto o i Vigili Urbani per rimuovere i pericolosi paletti in ferro, far raccogliere i pneumatici ed i resti di un'imbarcazione capovolta (rifiuti speciali!) e, specialmente, far rimuovere lo scivolo in cemento abusivamente realizzato in zona demaniale e/o bloccare l'ingresso mediante l'apposizione di ostacoli fissi. Ma più che le parole utilizzate in questa segnalazione, crediamo siano più eloquenti le foto ed i video realizzati nelle giornate di ieri ed oggi.