Il sistema di emergenza sanitaria 118 nella provincia di Trapani è in difficoltà mentre si prepara al passaggio al numero unico 112. La carenza di personale, la mancanza di ambulanze funzionanti e la distribuzione inadeguata delle postazioni sul territorio sono le emergenze da risolvere.
Criticità del 118: postazioni mancanti, ritardi e carenze di personale
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha convocato una riunione con i sindaci della provincia e il presidente dell'Ordine dei Medici provinciale per discutere della questione. Nonostante il servizio 118 sia gestito dalla centrale operativa di Palermo e dal SEUS di Palermo, è stato invitato a partecipare alla discussione anche Ferdinando Croce, il direttore generale dell'ASP. In molte parti d'Italia, il servizio 118, infatti, è gestito dall'ASP di competenza, ma non essendoci personale a sufficienza, gli ospedali inviano il proprio a fare straordinari nel 118, con casi di turn over.
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha evidenziato gravi criticità nel servizio di emergenza 118 nella provincia, in particolare:
- assenza di una postazione fissa a San Vito Lo Capo, soprattutto nei mesi estivi quando la popolazione da 6mila arriva aumenta considerevolmente a 50mila abitanti per le presenze turistiche;
- assenza di una postazione a Misiliscemi: Il comune è distante diversi chilometri dall'ospedale di Erice, creando difficoltà negli interventi tempestivi;
- ritardi significativi negli interventi a sud di Trapani ed Erice: i tempi di intervento possono superare i 45 minuti, mettendo a rischio la vita dei pazienti;
- carenze di personale e organizzazione nelle postazioni esistenti: diverse postazioni sono prive di personale medico o infermieristico, mentre altre, come quella di Erice, presentano problemi logistici che rallentano gli interventi.
Le postazioni 118 sul territorio Trapanese
La fotografia attuale del territorio sul 118, ci racconta che le postazioni nella provincia di Trapani sono 21. Nello specifico sono 13 i Mezzi di Soccorso di Base -MSB con a bordo due autisti soccorritori. Di queste ambulanze, 10 sono attive 24 ore su 24, mentre le altre operano per 12 ore.
Risultano invece 8 i Mezzi di Soccorso Avanzato - MSA, che a bordo hanno un autista soccorritore, un infermiere, un medico. Di questi mezzi, sono 6 quelli attivi per 24 consecutive, coperte con doppia turnazione da 12 o da tripla turnazione da 8 ore. Inoltre, molti tra autisti e personale sanitario, e non solo nel periodo estivo, verrebbero assegnati a diverse postazioni.
A Trapani provincia, quindi, il servizio 118 risulta essere così suddiviso:
• ALCAMO:
MSB (2 autisti soccorritori) H12 (12 ore)
MSA (autista soccorritore, infermiere, medico) H24
• BUSETO PALIZZOLO: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• CALATAFIMI: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• CAMPOBELLO DI MAZARA: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• CASTELLAMARE DEL GOLFO: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• CASTELVETRANO:
MSA (autista soccorritore, infermiere, medico) H24
MSB (2 autisti soccorritori) H24
• CUSTONACI: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• ERICE: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• GIBELLINA: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• MARSALA:
MSA (autista soccorritore, infermiere, medico) H24
MSB (2 autisti soccorritori) H24
• MAZARA DEL VALLO:
MSA (autista soccorritore, infermiere, medico) H24
MSB (2 autisti soccorritori) H24
• PACECO: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• PARTANNA: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• PETROSINO: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• SALAPARUTA: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• SALEMI: MSA* (autista soccorritore, medico) H24
• SAN VITO LO CAPO: MSA* (autista soccorritore, medico) H24
• VALDERICE: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• TRAPANI
TRAPANI 1: MSA (autista soccorritore, infermiere, medico) H24
TRAPANI 2: MSB (2 autisti soccorritori) H24
TRAPANI CITTA' - TP 4: MSA (autista soccorritore, infermiere, medico) H24
Ambulanze ferme e personale insufficiente
Per quanto riguarda l'emergenza sanitaria, la provincia di Trapani dovrebbe disporre di due ambulanze di rianimazione (a Trapani e Marsala) e un'ambulanza medicalizzata a Trapani. Inoltre, ci sono ambulanze non medicalizzate a Custonaci, San Vito Lo Capo, Paceco, Valderice e Fulgatore. In particolare, proprio a San Vito Lo Capo, durante l'estate, un'ambulanza con due autisti soccorritori staziona davanti al PTE (Punto Territoriale di Emergenza), un piccolo pronto soccorso dove sono presenti un medico e un infermiere. In caso di necessità, uscendo con l’autoambulanza, il PTE rimane scoperto. Anche se dovrebbe essere attivata la guardia medica diurna turistica, il cui ambulatorio è sempre sullo stesso edificio.
La situazione sembra essere particolarmente critica anche nella postazione di Paceco MSB, con soli autisti soccorritori, dove l’unica ambulanza sarebbe stata spostata a Petrosino. Il punto di 118 a Paceco, pur essendo operativo solo 12 ore al giorno, effettuerebbe oltre 150 servizi al mese, più di molte ambulanze h24. Ma a Paceco l'ambulanza manca da oltre un mese e mezzo, e questo avrebbe causato ritardi nei soccorsi, come nel caso di una coppia che a inizio luglio, recatasi nella postazione pacecota, ha dovuto attendere l'arrivo dell'ambulanza da Trapani.
In caso di emergenza, infatti, viene inviato il mezzo di 118 più vicino e disponibile, diversamente possono essere coinvolte anche le pubbliche assistenze, ovvero associazioni di volontariato. L'alternativa poi rimangono i privati, che garantiscono il servizio di soccorso supplendo con le proprie ambulanze e dando la possibilità, pagando un surplus, di essere assistiti anche da un medico.
Nonostante gli aumenti salariali di marzo, il sistema di emergenza sanitaria 118 (presto 112) è in difficoltà: il personale è insufficiente e molte ambulanze sono ferme da mesi in officina. Il SEUS, responsabile della manutenzione dei mezzi, dovrebbe seguire un protocollo specifico, ma pare che solo alcune ambulanze, quelle nuove e in garanzia, vengano riparate rapidamente.
Problemi strutturali
Oltre alla mancanza di mezzi e personale, il sistema 118 deve affrontare anche problemi strutturali. Le lunghe distanze tra le postazioni, il traffico e le strade dissestate rendono difficile raggiungere tempestivamente i pazienti, soprattutto nelle zone più isolate. Inoltre, le alte temperature estive mettono a dura prova l'efficienza dei mezzi, in particolare l'aria condizionata, essenziale per il trasporto di pazienti in condizioni critiche.