La libertà dei media. È molto probabile che sotto la calura estiva l'argomento non sia attraente per i cittadini italiani, ma va trattato. In uno Stato democratico, i mezzi d'informazione garantiscono la pubblicità della vita politica e dei suoi tre poteri, esecutivo, legislativo e giudiziario. Orson Wells in "Quarto potere" narra della modernità del cineagiornale,del potere della stampa nella comunicazione politica, nella fattispecie attraverso un'inchiesta giornalistica, il diritto di controllo di un editore sulle singole firme, la manipolazione della realtà. L'indipendenza dell'informazione è un pilastro fondamentale della democrazia. A tutela dell'autonomia dei media l'UE europea ha adottato il regolamento 2024/1083.
La norma ha stabilito unitamente ad altre, la protezione del pluralismo e l'indipendenza dei media – pubblici e privati – senza pressioni indebite e nel contesto della trasformazione digitale dello spazio mediatico. Nel merito: proteggere l'indipendenza editoriale; proteggere le fonti giornalistiche, anche dall'uso di spyware; garantire il funzionamento indipendente dei media del servizio pubblico; aumentare la trasparenza della proprietà dei media. E altre disposizioni tecniche, sempre nell'ottica di tutela dell'informazione. Per realizzare l'attuazione del regolamento l'UE ha stanziato dei fondi, poco più di 16 milioni d'euro. In Italia nei giorni scorsi il giornalista Andrea Joly è stato aggredito da parte dei militanti di Casa Pound, reo di voler documentare la manifestazione del movimento politico di estrema destra e di matrice neofascista.
Il presidente del Senato La Russa durante una conferenza con la stampa parlamentare ha condannato la violenza di Casa Pound, ma non crede che il gionalista passasse casualmente e sarebbe stato meglio che lo riferisse, ritiene anche seppur legittime, ci fossero più cautele nelle incursioni giornalistich e che non diventassero un metodo. Si consiglia a Joly la prossima volta d'inviare una PEC che comunichi la sua partecipazione all'evento, siamo al delirio istituzionale. Fatevene una ragione, rammentando Ed Hutcheson nel film Deadline - U.S.A -, interpretato da Humphrey Bogart: "È la stampa bellezza, la stampa, e tu non ci puoi far niente, niente!
Vittorio Alfieri