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25/07/2024 00:00:00

Siccità, la Sicilia resta senza laghi 

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La Sicilia ha perso l'ultimo dei suoi laghi. Il Fanaco, un bacino artificiale situato a Castronovo, in provincia di Palermo, si è prosciugato, seguendo il destino dei laghi Pergusa e Ogliastro, situati tra Enna e Catania. L'isola è ora priva di bacini naturali e artificiali, lasciando dietro di sé un paesaggio desolante fatto di fango e detriti. La causa principale è la siccità, che ha colpito duramente non solo l'ambiente, ma anche l'approvvigionamento idrico della regione.

Il Fanaco, un tempo uno dei principali laghi potabili della Sicilia con una capacità media di 20 milioni di metri cubi d'acqua, riforniva 15 comuni delle province di Agrigento e Caltanissetta. Gli esperti avevano previsto il prosciugamento del lago per il 20 luglio, ma il fenomeno si è verificato già il 15, accelerato da temperature elevate e una siccità prolungata. Le immagini catturate dai droni mostrano un paesaggio quasi desertico, con prati e alberi circondati da un corridoio di melma.

La situazione è particolarmente critica per i paesi del Vallone, nella zona settentrionale dell'isola, che dipendevano esclusivamente dall'acquedotto Fanaco. Con il prosciugamento del lago, questi comuni rischiano ora di affrontare una riduzione significativa dell'erogazione dell'acqua. L'azienda Siciliacque, che rifornisce vari gestori idrici dell'isola, ha avviato scavi per sei nuovi pozzi tra Agrigento e Palermo nella speranza di trovare nuove risorse idriche. Inoltre, sono in programma interventi di manutenzione straordinaria e digitalizzazione del sistema idrico per migliorare la resilienza della rete.

A Enna, la scomparsa del lago di Pergusa è stata segnalata con manifesti a lutto dai giovani del Pd, che hanno ricordato la straordinaria bellezza del lago, celebrata da scrittori e poeti come Claudiano, Ovidio, Cicerone e John Milton. Pergusa, un tempo un punto di riferimento cruciale per le migrazioni degli uccelli dall'Africa, è ora ridotto a una pozza d'acqua stagnante. Giuseppe Amato, responsabile delle risorse idriche di Legambiente Sicilia, ha sottolineato che il cambiamento climatico è una realtà attuale che sta mettendo a rischio la biodiversità dell'isola.

Anche il lago di Ogliastro ha seguito la stessa sorte. Lo scorso marzo, gli agricoltori avevano già lanciato l'allarme per la siccità crescente, ma la situazione è peggiorata rapidamente. Rispetto al 2023, la Sicilia ha perso oltre 130 milioni di metri cubi d'acqua nei suoi invasi. Con l'estate in corso e l'assenza di piogge, il quadro idrico dell'isola continua a peggiorare, sottolineando l'urgenza di soluzioni sostenibili per affrontare questa crisi.