"Il padre della vittima, Matteo Amatuzzo, è sicuramente rimasto soddisfatto dalla sentenza di condanna in relazione alla massima pena inflitta al Favara Ernesto, considerato anche che il femminicidio, come sempre ritenuto dalla famiglia, era stato premeditato. Ci lasciano, invece, perplessi e sicuramente non possiamo esultare per le statuizioni civili della sentenza”. Lo afferma l’avvocato marsalese Vito Daniele Cimiotta, legale di parte civile per il padre, una sorella e uno zio della vittima nel processo che, ieri, in Corte d’assise, a Trapani, ha visto la condanna all’ergastolo per Ernesto Favara, 64 anni, ex pescatore, di Castelvetrano, processato per l’omicidio della moglie Maria Amatuzzo, 29 anni, uccisa con 28 coltellate, la vigilia del Natale 2022, nel garage dell’abitazione di Marinella di Selinunte.
“La Corte, infatti – continua l’avvocato Cimiotta - ha demandato tutto al giudice civile, al quale dovremo rivolgerci e ci rivolgeremo per ottenere il giusto risarcimento, accordando al padre solo ed esclusivamente una provvisionale di 10mila euro. Avremmo sperato in una indicazione precisa del risarcimento ed in una provvisionale più dignitosa, considerato il grave delitto commesso. Valuteremo, quali parti civili, se appellare la sentenza su queste statuizioni".