Quantcast
×
 
 
19/07/2024 21:00:00

Sicilia, festa patronale nel messinese con sacrificio del vitello

Nella tranquilla cittadina di Roccavaldina, nel Messinese, la tradizionale “Festa del Convito” dedicata a San Nicola di Bari ha sollevato una polemica che coinvolge l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa). Al centro della controversia, un vitello che, secondo la tradizione, viene bendato, adornato e portato in processione per le vie del paese prima di essere "sacrificato" e consumato dai cittadini.

La festa, dettagliatamente descritta sul sito della parrocchia, prevede che il vitello venga bendato e decorato, quindi condotto in processione con al seguito la popolazione e la banda musicale. Dopo il giro per il paese, l'animale viene portato al Palmento ex Falsetti in via Roma, dove, dopo essere stato benedetto dal sacerdote, viene sacrificato. Le immagini delle precedenti edizioni, visibili sul sito, mostrano il vitello legato e bendato, sollecitato con apparente violenza.

La prossima edizione della festa è programmata dal 1° al 4 agosto, ma l'Oipa ha già inviato un’istanza al sindaco di Roccavaldina, Salvatore Visalli, e al Garante per i diritti degli animali della Regione Sicilia, Giovanni Giacobbe, per chiedere chiarimenti sull'evento. L'associazione ha ricevuto numerose segnalazioni, accompagnate da foto e video presenti sul web, che documentano il trattamento riservato al vitello.

Nel suo comunicato, l’Ufficio legale dell’Oipa ha sottolineato come la sensibilità verso il rispetto degli animali, tutelati anche a livello costituzionale (art. 9), sia in costante aumento, comportando una maggiore partecipazione della popolazione nelle decisioni istituzionali. “Oipa Italia è totalmente contraria all'utilizzo, in qualsiasi forma, di qualsiasi animale (da reddito o meno) – si legge nella nota – e chiede che la festa possa essere adeguata alla sensibilità dominante, utilizzando una statua o un mezzo non animale per rispettare la tradizione popolare in un'ottica moderna”.

L'associazione ha inoltre dichiarato che, in caso di rifiuto della proposta, si riserva il diritto di intervenire per tutelare l'animale, qualora venisse utilizzato e si riscontrassero estremi di maltrattamento.

Questa presa di posizione da parte dell’Oipa solleva un importante dibattito sulla necessità di conciliare tradizioni locali con la crescente attenzione verso i diritti degli animali. Mentre alcuni cittadini difendono la festa come parte integrante della loro cultura e delle loro radici, altri, in linea con la sensibilità moderna, ritengono che sia giunto il momento di rivedere certe pratiche, privilegiando soluzioni alternative che non coinvolgano animali vivi.

La risposta delle autorità locali e dei cittadini di Roccavaldina sarà cruciale per determinare il futuro della “Festa del Convito”, bilanciando il rispetto per le tradizioni con l’esigenza di un trattamento etico degli animali.