Durante il Consiglio comunale a Palazzo Cavarretta sull'emergenza idrica a Trapani, l'onorevole Dario Safina del Partito Democratico ha criticato duramente il Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (PNIISSI) del governo. Safina ha evidenziato che i 1,6 miliardi di euro destinati a 49 interventi, principalmente per la messa in sicurezza e l’ampliamento di dighe e bacini esistenti, rischiano di diventare inutili "cattedrali nel deserto".
Safina ha sottolineato come queste misure siano inefficaci di fronte al cambiamento climatico, che ha già portato a 175 eventi meteorologici estremi in Sicilia nell'ultimo decennio. Ha denunciato l'assenza di interventi strutturali nel piano, come il riuso delle acque reflue urbane e l'uso dei dissalatori, che potrebbero offrire soluzioni più durature. Nonostante siano stati stanziati fondi per riattivare alcuni dissalatori, la loro capacità è ben al di sotto del fabbisogno reale.
L'unica parte positiva del piano, secondo Safina, riguarda gli interventi sulle reti idriche e le condotte, ma senza nuove fonti di approvvigionamento idrico, anche queste opere saranno insufficienti. Safina ha concluso chiedendo un tavolo tecnico urgente per rivedere e migliorare gli interventi previsti, altrimenti si rischia di dover spendere ancora di più in futuro senza risolvere realmente l'emergenza idrica.