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16/07/2024 08:12:00

Cresce l’attesa per il Salìber Fest. Presentato il programma della quarta edizione

Presentato mercoledì 10 luglio il programma ufficiale della quarta edizione del Salìber Fest,

il festival letterario della città di Salemi organizzato dall’associazione culturale Liber…i presieduta dall’insegnante Maria Bellitti e diretto da Filippo Triolo, che si terrà dal 25 al 28 luglio 2024 nell’ambito della Settimana delle Culture.

Il Festival, ormai appuntamento riconosciuto dai lettori dell’Isola, reso possibile dai contributi della Città di Salemi e dell’Assemblea Regionale Siciliana oltre che dalle sponsorizzazioni di numerose aziende e imprese locali e donazioni private, vanta quest’anno i patrocini gratuiti dell’Assessorato Regionale al Turismo e dell’Assessorato Regionale alla Famiglia e Politiche Sociali oltre ad una vasta rete di importanti partnership pronte ad impreziosire questa nuova edizione.

“Dopo due edizioni dai temi dolenti e ripiegati in un’intimità sofferta o in un’identità – quella di singoli e popoli - violentata e tradita, dopo aver parlato di viaggio in un mondo minato dalla guerra nel 2022 e del complesso mondo familiare omaggiando il capolavoro di Natalia Ginzburg nel 2023, pensavo in tutta onestà fosse arrivato il momento di sconfinare su terreni più ariosi, ossigenarsi, abbandonando – seppur per poco - il puzzo nauseante delle armi da guerra e l’asfissia di nuclei familiari e legami spesso claustrofobici. Evidentemente mi sbagliavo.” Scrive Triolo e continua “Con i soci dell’associazione Liber…i abbiamo scelto proprio le “Fragilità” per l’edizione di quest’anno, fragilità sempre più plurali che coinvolgono e sconvolgono tutto e tutti. Una scelta, questa, dettata dalla consapevolezza che una società fragile origini un tempo fragile ma consapevoli pure che un festival abbia motivo di esistere se nel suo piccolo contribuisca- almeno in parte – a rendere meno fragili luoghi e comunità.”

Svelata anche la grafica del Festival, ideata come ogni anno da Chiara Scalisi, un guscio d’uovo in frantumi ricongiunti grazie alla tecnica giapponese del Kintsugi, che prevede l’utilizzo della foglia d’oro per ricomporre i frammenti dando all’oggetto una veste inedita. Dichiara Scalisi “Questo metodo non solo ripristina l’integrità dell’oggetto, ma lo rende anche più prezioso, sottolineando la bellezza delle sue cicatrici e della sua storia. Questo il messaggio che nelle intenzioni la grafica vuole veicolare: il Salìber sarà un’occasione unica per riflettere, discutere e trovare nuovi modi per affrontare le fragilità contemporanee, cercando di trasformarle in opportunità di crescita e resilienza collettiva.”

Dopo il prefestival di mercoledì 10 che ha visto il noto regista castelvetranese Giacomo Bonagiuso presentare la raccolta di drammaturgie “Mobbidicchi e altre storie” nello splendido scenario di Palazzo Torralta, appuntamento adesso al 25 luglio per dare il via ai quattro giorni di festival. Tra gli ospiti più attesi della quarta edizione i due finalisti al Premio Strega 2024, Dario Voltolini e Tommaso Giartosio, poi uno sguardo rivolto alle fragilità giovanili con la presentazione del romanzo ufficiale della serie tv di successo “Mare Fuori” e l’incontro con Antonella Di Bartolo, dirigente scolastico nel quartiere Sperone di Palermo che ha compiuto un vero e proprio miracolo abbattendo la dispersione scolastica. Omaggio a Joseph Conrad nell’anno del centenario della morte con la lettura di “Tifone” giovedì 25, il giorno dopo invece il Salìber Fest omaggia il sociologo Danilo Dolci nel centenario della nascita con il reading di “Racconti siciliani”, ripubblicato adesso da Sellerio. Un’attenzione anche ai bambini e ai ragazzi con laboratori mattutini a loro dedicati e un invito per i giovani under 35 del territorio ad unirsi ai ragazzi del festival “Questa è la mia terra ed io la difendo” di Campobello di Licata e partner del Salìber e rivendicare anche da Salemi il diritto di ognuno a restare. Venerdì 26 mattina momento per riflettere sul ruolo dei festival e sul valore di fare rete con Simone Dei Pieri, direttore artistico del Catania Book Festival, pure partner del Saliber e Alessandro Fusacchia, già Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e Direttore artistico del Festival Pensiero contemporaneo di Piacenza, in un incontro organizzato dalla Rete dei Festival e delle Rassegne della provincia di Trapani e dall’Ordine degli Architetti di Trapani.

Giovedì 25 luglio – ore 18.00-20.00 Castello normanno-svevo. Un pomeriggio per riflettere sul confine labile tra ricordo e verità dei fatti e la fragilità delle nostre narrazioni in compagnia di Claudia Lanteri, libraia e scrittrice siciliana, esordiente per Einaudi editore con il romanzo “L’isola e il tempo”. A seguire reading teatrale da “Tifone” di Conrad e poi spazio alla fragilità dei corpi, al racconto della morte e della malattia di Gino, il padre a cui Dario Voltolini dedica il suo straordinario e straziante “Invernale”, secondo classificato al Premio Strega di quest’anno e pubblicato da La Nave di Teseo.

Venerdì 26 luglio. Alle ore 10.30 nella Biblioteca Simone Corleo laboratorio di scrittura creativa per ragazzi 11-15 anni a cura di Giuseppe Giacalone (prenotazione consigliata e gratuita al 3663507228). Sempre la mattina, alle ore 11.00 presso i locali del castello, tavola rotonda “L’importanza di fare rete” a cura del Catania Book Festival, della rete dei Festival e delle Rassegne della provincia di Trapani e dell’Ordine degli Architetti della prov. Di Trapani. Ore 18.00 – 20.00 Chiostro di Sant’Agostino - Intero pomeriggio dedicato alle fragilità giovanili, presentazione del romanzo ufficiale della serie tv “Mare Fuori” edito da Rai Eri e Solferino e scritto da Angela Lombardo. Un modo per riflettere, grazie anche alla cooperativa Terraferma sponsor della giornata di festival, sui minori tra detenzione, rieducazione e riscatto. Ai giovani e alla povertà educativa è dedicata anche la lettura tratta da “Racconti siciliani” di Danilo Dolci, per omaggiare il Gandhi italiano a cento anni dalla nascita. Spazio poi alla Scuola con la presentazione del libro-diario “Domani c’è scuola” della Dirigente scolastica dell’Istituto Pertini-Sperone di Palermo, Antonella Di Bartolo. Previsto nel pomeriggio anche un contributo di UNICEF e dell’AFAP Associazione Famiglie Affidatarie Palermo, entrambi partners del festival.

Sabato 27 luglio - Appuntamento per i più piccoli alle ore 10.00 al castello normanno-svevo per un Laboratorio artistico musicale “Segui il tempo” riservato a bambini dai 6 ai 10 anni a cura della musicista Rosanna Angileri (prenotazione consigliata e gratuita al 3334140630)- Alle ore 10.30 presso Palazzo Torralta, tavoli tecnici e laboratoriali per giovani under 35, curati dal Festival “Questa è la mia terra ed io la difendo” di Campobello Di Licata. Ad interagire con i ragazzi, il direttore artistico del festival agrigentino Carmelo Traina. - Ore 18.00 –20.00 Chiostro di Sant’Agostino. Pomeriggio dedicato al Sud, alle fragilità del mezzogiorno, alle opportunità dei borghi e al neo-antropocene col noto urbanista e assessore della città metropolitana di Palermo, Maurizio Carta che presenterà il suo volume per Sellerio editore, “Romanzo urbanistico” il diario di 42 città del mondo.

A seguire spazio all’editoria indipendente per festeggiare i trent’anni di Minimum Fax e riflettere sulla lingua con Veronica Galletta, vincitrice del Campiello Opera Prima nel 2020 e finalista al Premio Strega nel 2022, autrice del romanzo “Pelleossa” e con Tommaso Giartosio, storico conduttore di Fahrenheit e da sempre in prima linea per i diritti civili, finalista al Premio Strega 2024 con il romanzo “Autobiogrammatica”.

Tutti e tre i pomeriggi saranno impreziositi dalle note del violoncello e del violino dei Maestri Nicola Guirreri e Rosanna Angileri.

Domenica 28 luglio. Ore 05.00 Teatro del Carmine. Come lo scorso anno, chiusura all’alba per il Salìber Fest. nell’edizione dedicata alle fragilità spazio al Mediterraneo e all’odissea dei migranti con il monologo “La porta della vita”, tratto dai testi del giornalista di frontiera Francesco Viviano, diretto e interpretato dal palermitano Alessandro Ienzi e prodotto dal suo Raizes Teatro. Lo spettacolo presentato per il decimo anniversario della strage del 03 ottobre 2013 a Lampedusa, è il racconto di quattro storie, quattro punti di vista differenti sul lungo viaggio dall'Africa all'Italia che in molti sono costretti ad affrontare per ottenere migliori condizioni di vita, dignità, lavoro o per sfuggire alle guerre. (consigliata la prenotazione gratuita al 3663507228).