Non si tratta del fronte bellico della Grande Guerra narrato mirabilmente nel romanzo di Erich Maria Remarque, ma di quello di Marsala. Massimo Grillo, alla guida dell'ennesima giunta dopo quasi quattro anni, si è presentato nella Sala delle Lapidi per relazionare sul Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024-26. Questo documento, unitamente al piano triennale delle opere pubbliche, è propedeutico all'approvazione del bilancio previsionale per evitare il commissariamento, dopo l'insediamento del commissario ad acta, descritto dal presidente del Consiglio comunale come dirigente rigido e fiscale.
Pretendere dal primo cittadino, dopo 46 mesi dalla sua elezione, una visione di città realizzabile è un'ambizione utopica, ma si è comunque provato a comprenderla. È da notare che ha relazionato sul DUP solo per 15 minuti, su un documento che consta di 405 pagine. Si riporta che l'11 luglio, dopo la sua seconda conferenza stampa che ha indicato gli obiettivi della sua amministrazione, si è palesato a Palazzo VII Aprile dopo 75 minuti dall'inizio della seduta consiliare. È stata l'intera squadra assessoriale a esplicitare il DUP.
Sul fronte dei rifiuti, il silenzio è quasi assoluto riguardo alla stesura del nuovo piano in scadenza l'anno prossimo, con relativo contratto. Quando sono state espresse criticità sul piano vigente, ritenuto oneroso, si è paventato il ritorno al conferimento in strada attraverso i cassonetti, per fortuna quanto meno differenziati. Si propone un sistema misto tra porta a porta in centro storico/centro e compostiera di comunità, ecoisole informatizzate nelle contrade, che comportano premialità per il cittadino, la tariffazione puntuale per tutti e una campagna educativa al contenimento dei consumi e al riuso, ai primi due posti nella piramide dello smaltimento rifiuti, ma su questi aspetti, il silenzio è totale.
Per quanto riguarda la sicurezza, si cerca di trovare le risorse economiche per l'assunzione di personale per la polizia municipale a tempo indeterminato. Si auspica una moral suasion sul prefetto per l'arrivo a Capo Boeo di nuove forze dell’ordine, e non solo la presenza dell'esercito nel fine settimana. Il ritorno dei "falchi" e l'ordinanza avverso il bivacco sono soluzioni da approvare.
È vero che Marsala è una città-territorio di 104 contrade, ma questo non può diventare un alibi. Le risposte restano insoddisfacenti e, per il resto, si potrebbe chiedere a "Chi l'ha visto?". La responsabilità è del primo cittadino, perché lui abita il "quartiere spagnolo" dall'ottobre 2020, sostenuto dai 7 consiglieri dell'Ave Massimo e in 'quota parte' dagli assessori Tumbarello, Agate, Bilardello e Gerardi.
Sul fronte economico, il rilancio del settore turistico e agricolo non è dato sapere. L'emergenza idrica non può limitarsi solo allo scavo di due nuove falde acquifere. E i pozzi esistenti ma chiusi, come quello della zona stadio, il depuratore, le autobotti?
Per quanto riguarda i grandi eventi culturali, ottimo il raduno annuale dei bersaglieri l'anno prossimo a Marsala, ma propagandare come tale un saggio di danza che ha portato in scena la favola di "Cenerentola" con bambine è un errore grammaticale da penna rossa e bocciatura.
Sull'istruzione, buono l'inserimento della nuova gestione dei fondi di funzionamento delle scuole e l'immancabile lotta alla dispersione scolastica. Ottimo il progetto "piedibus", che prevede di accompagnare i bambini a scuola camminando dopo averli raggruppati in dei punti di raccolta. Tuttavia, Marsala Schola resta nel limbo.
Sui servizi sociali, poco e nulla, tranne che l'assessora Giusy Piccione ha chiesto la verifica del numero legale, peccato che sia necessaria solo in fase di votazione di un documento e non di esposizione dello stesso. Il lapsus è da attribuire, con il beneficio del dubbio, al suo passato da consigliera comunale.
Notevole la lite tra la Genna e Sturiano sul nuovo metodo di comunicazione utilizzato da Grillo, ossia le conferenze stampa per rendere edotta la cittadinanza della sua azione amministrativa. Sturiano replica affermando di non condividerlo ma di non poterlo proibire. Tutto conferma, niente di nuovo sul fronte occidentale di Lilibeo.
Vittorio Alfieri