Un'operazione anti-caporalato dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani ha portato alla luce diverse irregolarità in aziende agricole del capoluogo e della provincia. I controlli, effettuati in sinergia con l'Arma territoriale, rientrano nel più ampio piano nazionale di lotta al lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori più fragili.
Sono state ispezionate 6 aziende agricole, di cui 4 risultate irregolari. Tra le violazioni più frequenti, la mancata formazione e informazione dei lavoratori, l'assenza di sorveglianza sanitaria e la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale.
Ancora più grave, l'impiego di 2 lavoratori in nero su 24 controllati, uno dei quali un minore extracomunitario. Per questo motivo, un'azienda è stata sanzionata con la sospensione dell'attività imprenditoriale, oltre a una multa di 3.700 euro.
Complessivamente, le sanzioni ammontano a 82.317,76 euro, mentre le sanzioni amministrative a 7.800 euro. I titolari delle aziende irregolari sono stati deferiti alla Procura della Repubblica.
L'operazione dei Carabinieri di Trapani è un monito per chi sfrutta i lavoratori e un segnale di attenzione verso le fasce più deboli della popolazione. L'impegno delle forze dell'ordine è fondamentale per contrastare il caporalato e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori.
Ecco alcuni dati salienti dell'operazione:
- Aziende agricole ispezionate: 6
- Aziende irregolari: 4
- Lavoratori in nero: 2
- Minori extracomunitari impiegati illegalmente: 1
- Sospensione dell'attività imprenditoriale: 1 azienda
- Sanzione per sospensione attività: 3.700 euro
- Totale sanzioni: 82.317,76 euro
- Sanzioni amministrative: 7.800 euro
- Deferimenti alla Procura della Repubblica: 4