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14/07/2024 06:00:00

Carlo Foderà, la nuova vittima del lavoro a Marsala

 Il fine settimana a Marsala è stato funestato dall'ennesima tragedia sul lavoro. La tragedia è avvenuta in contrada Strasatti, a Marsala.  Carlo Foderà, 47 anni, addetto allo smaltimento dei rifiuti, durante il turno serale, intorno alle 19,30, secondo la ricostruzione degli investigatori, è stato travolto da un autocarro all’interno dell’azienda per cui prestava servizio.

Il mezzo era guidato da un collega. La procura di Marsala ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla dinamica ancora dai contorni poco chiari. Gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze dei colleghi presenti al momento della tragedia e ascoltando anche il titolare della ditta specializzata nella raccolta di rifiuti.

Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo del quarantasettenne: la salma è custodita all’interno dell’obitorio del cimitero di Marsala.

"Non è piu’ tollerabile - dice il segretario della Camera del lavoro di Marsala Benedetto Petrusa - continuare ad assistere a questa strage. La formazione, la prevenzione e il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro devono essere elementi prioritari, solo così potremmo arginare le continue morti sul lavoro".
"Occorrono - dice la segretaria provinciale della Fp Cgil Caterina Tusa - ispettori del lavoro e controlli costanti sulla sicurezza, ma in Sicilia gli ispettori sono solo una sessantina, troppi pochi in una regione in cui si continua a morire di lavoro. E' necessario assumere ispettori, anche tramite l’Ispettorato nazionale del lavoro, non si può più perdere tempo".

“La perdita dell’operaio marsalese Carlo Foderà ci addolora profondamente, per questo esprimiamo profondo cordoglio alla sua famiglia e ai suoi cari. Ma come a ogni incidente mortale sul lavoro non possiamo che soffermarci e interrogarci sulle cause di quello che ormai è un fenomeno dilagante da troppo tempo in tutta la penisola”.
A affermarlo il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino, insieme al responsabile della Uil di Marsala Giuseppe Tumbarello.
“La Uil – aggiungono – ormai da anni porta avanti una battaglia di sensibilizzazione affinché non ci siano più vittime del lavoro, affinché chi deve tutelare i lavoratori comprenda che non si tratta di un loro problema del singolo, ma una questione che riguarda tutti e che, se non c'è il rispetto della vita umana, qualsiasi altra discussione non ha senso. Questo tema, e quelli della sicurezza e della dignità del lavoro devono essere problemi che uniscono e non che dividono. Ecco perché la Uil a livello nazionale ha chiesto al Governo un confronto, insieme alle parti datoriali e ai ministri interessati, affinché quello della sicurezza sul lavoro diventi la priorità del Paese: nessuna vita può essere sacrificata per il profitto”. E concludono: “Le proposte di questo sindacato sono note: più ispettori, più ispezioni, no agli appalti a cascata, uniformità delle norme in materia di appalti tra pubblico e privato, istituzione di una Procura speciale e dell'omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro perché, se sono stati manomessi i dispositivi di sicurezza non si può parlare di incidenti ma, appunto, di omicidi".

In merito alla morte di Carlo Fodera', ennesima vittima sul luogo di lavoro, il sindaco di Marsala Massimo Grillo dichiara: "La morte sul lavoro del nostro concittadino Carlo Foderà ci addolora profondamente. Per questo esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di dolore. Come ogni infortunio o morte sul lavoro non possiamo che interrogarci sulle cause di fenomeno allarmante in tutto il Paese. Sono 369 i morti sul lavoro in Italia solo nei primi 5 mesi del 2024. Numeri inaccettabili e che chiamano la politica, il mondo produttivo e la società intera ad una profonda riflessione. Non si può morire, ancora nel 2024, per guadagnarsi da vivere".