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14/07/2024 06:00:00

Sicilia, il 77 % della costa a rischio di erosione, il 56% è stato cancellato dal cemento

 La Sicilia sta affrontando una crisi costiera di dimensioni preoccupanti. Il report più recente di Legambiente evidenzia una situazione allarmante: il 43,6% della costa siciliana è classificato a rischio elevato, mentre il 32,9% è a rischio molto elevato. L'erosione costiera, accelerata negli ultimi anni, minaccia non solo l'integrità fisica delle spiagge, ma anche l'ecosistema locale, le infrastrutture e le comunità costiere.

Le Cause dell'Erosione Costiera
Le cause dell'erosione costiera in Sicilia sono molteplici. L'urbanizzazione incontrollata, la costruzione di infrastrutture lungo la costa e l'alterazione dei corsi d'acqua naturali sono tra i principali fattori. Questi interventi antropici hanno alterato profondamente l'equilibrio naturale delle coste, rendendole vulnerabili ai fenomeni erosivi.

I Numeri della Crisi
Secondo il dossier, dal 2006 al 2019, il 15,1% della costa siciliana è avanzato, mentre il 12,8% è arretrato. Oggi, su 1.623 chilometri di estensione costiera, quasi 900 chilometri sono a rischio erosione. Rispetto al 2023, il volume complessivo di acqua invasata nelle dighe siciliane è diminuito del 50%, con una flessione di 261 milioni di metri cubi. La situazione è peggiorata in particolari aree come il lago Fanaco, dove il deficit ha raggiunto il 96%.

Trapani è una delle province maggiormente colpite. A Erice, la costruzione di quartieri popolari sul sistema dunale della spiaggia San Giuliano ha interrotto il naturale ciclo di ricarica della sabbia. Le dune, una volta distrutte per far spazio a edifici e strade, non possono più proteggere le spiagge dall'erosione.

Le opere di difesa rigida, come le barriere frangiflutti, spesso peggiorano l'erosione. Interventi mal progettati e costosi non risolvono il problema a lungo termine. Il report evidenzia come la spesa pubblica sia spesso inefficace, con fondi destinati a progetti che non affrontano le cause profonde dell'erosione.

Soluzioni Proposte
Legambiente sottolinea l'importanza di approcci più sostenibili. Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime, ripascimenti artificiali e la delocalizzazione di infrastrutture vulnerabili sono alcune delle soluzioni suggerite. La collaborazione tra istituzioni, comunità locali e esperti è essenziale per affrontare questa crisi. Interventi tempestivi e concertati sono necessari per proteggere le coste dell'isola. Senza un cambiamento radicale nelle politiche di gestione del territorio, la perdita delle spiagge e dei preziosi ecosistemi costieri continuerà inesorabilmente.

La Riserva Naturale Orientata "Foce del Fiume Belice"
Nel cuore del Trapanese, tra Marinella di Selinunte e Porto Palo, si trova la Riserva Naturale Orientata "Foce del Fiume Belice". Questo luogo non solo rappresenta un esempio significativo di conservazione ambientale, ma ospita anche specie endemiche rarissime come la Calendula Maritima.

La Calendula Maritima: Un Tesoro Endemico
La Calendula Maritima è una piccola pianta erbacea estremamente rara che sopravvive esclusivamente in alcuni tratti del litorale della provincia di Trapani. Secondo le ultime ricerche, esistono solo 12 popolazioni di questa pianta al mondo, tutte situate tra Paceco e Marsala. Giuseppe Garfi, ricercatore presso l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR, sottolinea nel documentario siciliano "Dune Ferite" l'importanza di queste piante nel mantenimento della biodiversità degli ecosistemi costieri. Tuttavia, l'habitat naturale della Calendula Maritima è stato gravemente compromesso dalla frammentazione causata dalle attività umane e dall'ibridazione con altre specie come la Calendula Fulgida.

Misure di Conservazione
A causa delle minacce che gravano su questa specie, la Calendula Maritima è stata inserita nella "lista rossa" delle specie gravemente minacciate di estinzione dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Per contrastare questa situazione critica, è stato avviato il progetto Life, finanziato dall'Unione Europea. Questo progetto prevede azioni di conservazione e monitoraggio ben definite, come la propagazione in vitro per assicurare la purezza genetica della specie e il contenimento delle piante esotiche invasive che mettono a rischio la Calendula Maritima. Inoltre, il progetto prevede iniziative di comunicazione per sensibilizzare il pubblico sulla protezione di questa specie.

La Posidonia Oceanica: Un'Ancora di Salvezza per le Coste
Un'altra specie di fondamentale importanza è la Posidonia Oceanica, una pianta marina endemica del Mediterraneo, spesso erroneamente considerata un'alga. Questa pianta svolge un ruolo ecologico cruciale sia sommersa che emersa. Le sue radici intrappolano i sedimenti, effettuano la fotosintesi, stoccano CO2 e rilasciano ossigeno, creando un habitat ricchissimo di biodiversità. Inoltre, i depositi di Posidonia sulla battigia, spesso considerati sporcizia dai bagnanti, svolgono un ruolo vitale nel mitigare l'erosione costiera trattenendo il sedimento lungo la spiaggia.

L'Errore della Pulizia Invasiva
La rimozione sistematica di Posidonia e di altri detriti naturali dalla battigia, spesso effettuata dalle amministrazioni locali per "pulire" le spiagge, aggrava ulteriormente l'erosione costiera. Questi materiali naturali contribuiscono a proteggere la costa intrappolando i sedimenti e creando un denso strato fogliare che mitiga l'erosione. Pertanto, una corretta gestione delle spiagge dovrebbe includere la conservazione di questi materiali naturali.

La Situazione a Trapani
La provincia di Trapani è particolarmente significativa per la sua biodiversità e per i problemi di erosione costiera. La riserva orientata "Foce del Fiume Belice" è un esempio lampante di come la conservazione ambientale possa fare la differenza. Tuttavia, anche qui, l'intervento umano ha avuto un impatto devastante. Gli insediamenti abusivi lungo le coste hanno accelerato l'erosione, mentre la costruzione di infrastrutture ha alterato l'equilibrio naturale delle dune costiere. Un esempio emblematico è la spiaggia di San Giuliano a Erice, dove la costruzione di una strada provinciale e di edifici pubblici ha interrotto il naturale ciclo di ricarica della sabbia, provocando un'erosione significativa.

Conclusione
L'erosione costiera in Sicilia, e in particolare nella provincia di Trapani, rappresenta una sfida ambientale critica. Le misure di conservazione come quelle avviate per la Calendula Maritima e la gestione sostenibile della Posidonia Oceanica sono passi importanti nella direzione giusta. Tuttavia, è essenziale che le amministrazioni locali e i cittadini comprendano l'importanza di questi ecosistemi e lavorino insieme per proteggerli. Solo attraverso un approccio integrato e sostenibile sarà possibile salvaguardare le coste siciliane per le future generazioni.