Quantcast
×
 
 
12/07/2024 10:40:00

Stop ai cellulari in classe, dal prossimo anno saranno vietati

 Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato una mossa significativa nel panorama educativo italiano: a partire dal prossimo anno scolastico, sarà in vigore un divieto totale sull'uso dei cellulari nelle classi, da quelle d'infanzia fino alle scuole medie. La dichiarazione è stata fatta durante il convegno "La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica" a Palazzo San Macuto.

Questa decisione, volta a combattere la distrazione e migliorare la qualità dell'apprendimento, esclude l'uso dei cellulari anche a fini didattici, pur mantenendo l'uso di tablet e computer come strumenti validi sotto la supervisione dei docenti.

"Non credo che si faccia buona didattica con un cellulare," ha affermato il ministro Valditara, sottolineando l'importanza di questa misura per aumentare l'autorità dei docenti e ripristinare il principio di responsabilità individuale nelle scuole. Questa nuova regolamentazione segue una circolare del 2022 che limitava già l'uso di dispositivi elettronici a meno che non fossero esplicitamente autorizzati dal docente per scopi formativi.

Il Ministro ha inoltre messo in luce il potenziale pericoloso della dipendenza da smartphone tra i giovani, evidenziando la necessità di evitare che i dispositivi elettronici "rubino il desiderio di vita".

L'iniziativa ha raccolto il plauso del Movimento Italiano Genitori (Moige), il cui direttore generale, Antonio Affinita, ha lodato il passo avanti verso una corretta gestione della digitalizzazione in ambito scolastico. "Oggi le scuole hanno una ampia disponibilità di tecnologia, ma va usata con responsabilità," ha dichiarato Affinita, enfatizzando la necessità di un equilibrio nella digitalizzazione che consideri sia i rischi sia le opportunità.

Mentre molti educatori e genitori sostengono la circolare come un mezzo per garantire un ambiente di apprendimento più disciplinato, esistono opinioni contrarie che vedono questa misura come limitante, sostenendo che gli smartphone potrebbero servire come strumenti didattici efficaci se impiegati correttamente.