Ad Erice è scoppiato un acceso confronto tra il Partito Democratico e la Vice Presidente del Consiglio Comunale, Assunta Aiello. Il PD ha chiesto le dimissioni della Aiello, accusandola di contraddizioni e di aver mal gestito le dinamiche politiche del comune.
In una nota del Direttivo del Circolo di Erice, datata 10 luglio 2024, il PD ha criticato duramente la Aiello per le sue dichiarazioni e atteggiamenti. "La carica istituzionale che ricopre la consigliera Assunta Aiello di vice presidente del Consiglio Comunale di Erice è incompatibile con la mistificazione continua che fa della politica ericina," si legge nella nota. Il PD ha inoltre sottolineato come le accuse della Aiello, che ha messo in discussione l'operato dell'amministrazione e del partito, siano infondate e pretestuose.
La replica della Aiello non si è fatta attendere. In un lungo comunicato, la Vice Presidente ha risposto alle accuse, sottolineando il suo impegno e la sua imparzialità nell'esercizio delle sue funzioni. "Ho ricoperto dal primo giorno la carica istituzionale con grande senso di responsabilità e giammai ho esercitato il ruolo in maniera parziale," ha dichiarato la Aiello, difendendo il suo diritto di esprimere le proprie idee e partecipare al confronto politico.
La Aiello ha criticato il PD per voler mettere "il bavaglio politico" alla sua persona e ha invitato i membri del partito a rispettare la libertà di espressione. "Nel Pd non ci sono soldatini," ha affermato la Aiello, sottolineando che il confronto democratico dovrebbe essere libero da ordini indiscutibili.
Il conflitto tra il PD e la Aiello sembra riflettere una più ampia tensione all'interno della politica locale di Erice. Il PD ha accusato l'opposizione di essere assente nei momenti cruciali per la vita amministrativa della città e di tentare, senza successo, di mettere in difficoltà l'amministrazione.
La Aiello ha concluso il suo comunicato con un invito all'assessora Carmela Daidone a rimuovere un post sui social che la riguardava, definendo gli insulti e le offese gratuite inaccettabili. Ha inoltre chiesto alla Daidone di riflettere sull'uso delle parole e sulla sua posizione all'interno del governo comunale.