Navigare per mare è un'esperienza millenaria che impone di tracciare una rotta, conoscere i rischi del mare e i propri limiti, collaborare con chi è a bordo e favorire un viaggio interiore. Questa filosofia è al centro del progetto "Per l'Alto Mare Aperto", ideato dal Direttore dell’ULEPE di Trapani, la dott.ssa Rosanna Provenzano. Il progetto mira a promuovere il senso di collaborazione e reciproca dipendenza, nonché a favorire l’introspezione tra i partecipanti.
Grazie alla collaborazione con i Sindaci dei comuni di Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Castellammare del Golfo e Favignana, i Dirigenti Scolastici degli Istituti nautici di Trapani, Castellammare del Golfo-Alcamo e Mazara del Vallo, e i Presidenti delle sezioni della Lega Navale Italiana di Trapani, Marsala, Castellammare del Golfo e Mazara del Vallo, il progetto è rivolto a soggetti destinatari di misure e/o sanzioni di comunità in carico all’ULEPE, con l’obiettivo di favorirne la rieducazione e il reinserimento sociale.
Un Viaggio Esistenziale
"Per l'Alto Mare Aperto" si pone come metafora della vita, un viaggio esistenziale alla (ri)scoperta di sé, che - tramite la tecnica dello storytelling - spinge i partecipanti a conoscersi, raccontarsi e ascoltarsi. La prima fase del progetto ha preso il via lo scorso venerdì 7 giugno 2024, a Castellammare del Golfo, grazie alla Lega Navale-sezione di Castellammare del Golfo, presieduta da G. Stabile. Gli incontri proseguiranno nei mesi successivi, toccando le diverse coste del mare trapanese con gli altri Enti aderenti al progetto: la Lega Navale di Trapani, presieduta da Culcasi, la Lega Navale di Marsala, presieduta da Sata, e la Lega Navale di Mazara del Vallo, presieduta da Tilotta.
Gli incontri sono coordinati dalla referente di progetto, dott.ssa Angela Adragna, e dal funzionario dott.ssa Oriana Ribaudo, mentre la psicologa vela-terapista, dott.ssa Serena Di Marco, guida i partecipanti nel loro percorso introspettivo, sia a terra che in mare.
Temi di Libertà e Responsabilità
Durante i primi incontri, svoltisi a Castellammare del Golfo e a Marsala, sono emersi temi significativi come la “libertà” e i vincoli che possono portare un individuo a trasgredire le regole, rompendo il patto di convivenza civile e compromettendo parte della propria esistenza.
Una Restituzione alla Collettività
Il progetto culminerà in una giornata conclusiva dedicata alla "restituzione" alla collettività di quanto appreso durante il percorso. I partecipanti metteranno a disposizione le proprie energie per ripulire un fondale, riparando simbolicamente il danno inferto alla collettività a causa del proprio comportamento deviante. Queste attività sono programmate per il 12 luglio a Marsala, a partire dalle ore 9:00, nell’area del Parco di Salinella e della spiaggia “Lanterna Verde”, e saranno replicate prossimamente a Castellammare del Golfo.
Giustizia di Comunità
"Per l'Alto Mare Aperto" rappresenta un nuovo modo di concepire la “Giustizia di comunità”, di cui l’UEPE si fa massimo promotore, permettendo di perseguire il finalismo rieducativo di cui all’art. 27 della Costituzione. Questo progetto non solo offre un percorso di crescita personale e sociale per i partecipanti, ma anche un'opportunità concreta di riconciliazione con la collettività, dimostrando che il mare può essere un potente strumento di rinascita e trasformazione.