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09/07/2024 06:00:00

La fusione tra Trapani ed Erice: un dibattito aperto tra opportunità e sfide

Il dibattito sulla possibile fusione tra Trapani ed Erice è in pieno svolgimento, con opinioni e sensibilità diverse che emergono dal territorio. L'idea di unificare le due realtà, che insieme rappresentano un importante polo turistico provinciale, è vista da alcuni come un'opportunità per rafforzare l'offerta turistica e culturale del territorio, mentre altri temono una perdita di identità e un peggioramento dei servizi.

Il sondaggio Demopolis guidato dal trapanese Pietro Vento rivela che il 60% dei residenti di Trapani ed Erice è favorevole alla fusione. I risultati sono stati illustrati e commentati dai professori Guido Corso e Antonio Purpura, rispettivamente esperti di amministrazione ed economia durante il convegno titolato “Trapani Erice: due comuni un'unica città” organizzato da Giacomo D’Alì Staiti, past president del Rotary Club Trapani.

Il sondaggio ha mostrato una prevalenza di opinioni favorevoli alla fusione, soprattutto a Trapani, mentre a Erice le resistenze sono maggiori. Queste resistenze sembrano legate alla paura di una sorta di "annessione" da parte di Trapani, piuttosto che a una fusione tra pari. Inoltre il Comune di Erice se pensa ad una fusione, guarda al comune di Custonaci piuttosto che Trapani.

L'incontro, aperto a tutti, ha visto anche la partecipazione di Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani e di Gianvito Mauro, vicesindaco del comune di Erice.

Il focus su Erice, la sfida dello spopolamento e le vie per la rinascita

Erice, un gioiello incastonato tra le colline trapanesi, sta affrontando una sfida cruciale: lo spopolamento. Il vice sindaco Gianvito Mauro, da anni impegnato nella ricerca di finanziamenti per il territorio, sottolinea come la partecipazione ai bandi regionali e nazionali sia fondamentale per ottenere risorse, ma la distribuzione di queste risorse spesso penalizza i comuni più piccoli.

"La ripartizione dei fondi spesso favorisce i grandi centri urbani, lasciando le realtà più piccole a lottare per ottenere le risorse necessarie per lo sviluppo - spiega Mauro -. Erice ha partecipato a bandi importanti, come quello per la rigenerazione urbana, ma la competizione con città più grandi è impari.

Come altre realtà simili, soffre di una diminuzione della popolazione, che ha portato alla chiusura di negozi e attività commerciali- continua il vice sindaco -. Nonostante l'indubbia bellezza del borgo, inserito tra i più belli d'Italia e sede del prestigioso Centro Ettore Majorana, la mancanza di servizi e opportunità spinge i residenti a cercare fortuna altrove".

La soluzione, secondo il comune di Erice, non risiede nella semplice erogazione di fondi, ma in una visione più ampia e strategica per il territorio. "Bisogna investire in infrastrutture, servizi e opportunità per rendere Erice attrattiva non solo per i turisti, ma anche per i residenti", sottolinea. "L'esempio delle province abolite, con il conseguente degrado di scuole e strade, dimostra che la centralizzazione non sempre è la risposta".

Un'altra questione cruciale è quella del patrimonio immobiliare. A differenza di altre realtà, dove è possibile acquistare case a prezzi simbolici per ripopolare i borghi, a Erice i prezzi delle abitazioni restano elevati, rendendo difficile l'insediamento di nuove famiglie.

 "Erice ha un enorme potenziale, grazie alla sua storia, alla sua cultura e alla sua posizione strategica -conclude -. Con una visione lungimirante e investimenti mirati, possiamo invertire la tendenza e rendere Erice un luogo dove vivere, lavorare e prosperare".

La sfida dello spopolamento è complessa, ma Erice, con la sua bellezza senza tempo e la sua comunità resiliente, ha tutte le carte in regola per vincerla.

 Il Focus su Trapani: la vera sfida è il turismo integrato

In questo processo di unificazione un ruolo fondamentale lo ha la politica, come sottolinea nel suo intervento anche Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani che ha sottolineato come l'Europa prevede finanziamenti di 2 milioni di euro per agglomerati urbani da 100 mila abitanti, e 10 milioni per agglomerati sopra i 100 mila.

Inoltre, ci sarebbero vantaggi per l'ecoomia locale.Trapani ed Erice, insieme, rappresentano circa il 16% delle presenze turistiche provinciali, un dato significativo che sottolinea l'importanza di queste due località nel panorama turistico siciliano. L'integrazione delle loro offerte potrebbe creare un polo turistico di rilevanza nazionale e internazionale, in grado di competere con altre destinazioni di punta come San Vito Lo Capo.

Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale andare oltre la semplice comunicazione e lavorare sulla creazione di un vero e proprio sistema turistico integrato. Ciò significa mettere in rete le diverse attrazioni del territorio, migliorare i servizi offerti ai visitatori e creare sinergie tra pubblico e privato. Così come cruciale è la gestione dei beni culturali. 

 

"Trapani Erice unite: normativa ostativa" ed ecco perché

A sostenere che attualmente una unione tra Trapani ed Erice in una unica città è Maurizio Miceli, consigliere e coordinatore provinciale di Trapani. Miceli è uno dei promotori di una unica città Trapani Erice "ma la normativa è ostativa", come spiega nel suo intervento.