Il Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, ha ospitato una conferenza della Banca d'Italia offrendo un'analisi dettagliata dell'economia siciliana. L'analisi della situazione nel Trapanese mette in luce le sfide e le opportunità che la provincia deve affrontare.
E ciò che emerge è che gli imprenditori locali chiedono un maggiore sostegno alle PMI, investimenti in sostenibilità e digitalizzazione, una semplificazione della burocrazia e un migliore accesso al credito. Solo così sarà possibile creare un ambiente favorevole alla crescita economica e allo sviluppo del territorio.
I dati presentati, seppur non del tutto positivi, forniscono una visione chiara della situazione economica dell'isola e di Trapani. Hanno partecipato al convegno Emanuele Alagna, Direttore della Banca d’Italia della sede di Palermo, Rosario Guaia, Giuseppe Saporito e Francesco David della divisione Analisi e ricerca economica territoriale della Banca d’Italia; Silvia Bongiorno, socio fondatore e Consigliere generale di Confindustria Cisambiente, Francesco Torre, presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani e Ignazio Portelli commissario dello Stato per la Regione Siciliana.
Ecco lo status economico di Trapani
A Trapani, nel 2023 il traffico passeggeri dell'aeroporto ha subito una contrazione del 29,4%, principalmente a causa del ridimensionamento del principale vettore operante nello scalo tra il 2018 e il 2021. Nonostante questa flessione, l'aeroporto di Trapani ha visto un aumento del traffico passeggeri del 48,8% nel 2023, grazie a un forte incremento dei voli internazionali (+58,5%).
Per quanto riguarda le imprese, l'analisi dei poli industriali siciliani ha evidenziato che il nucleo di Trapani si distingue per una specializzazione nella produzione di apparecchiature elettriche, alimentari, bevande e nella lavorazione di minerali non metalliferi. Nel 2021, le unità locali dell'industria insediate nel polo di Trapani hanno prodotto 1.143.970 migliaia di euro di valore aggiunto.
La provincia di Trapani ha mostrato una minore presenza di imprese ad alta crescita rispetto ad altre province siciliane, come Catania e Ragusa. Tuttavia, queste imprese ad alta crescita si sono concentrate maggiormente nei settori dei servizi di trasporto e magazzinaggio e nel commercio.
Infine, nel 2023, la provincia di Agrigento e Trapani hanno registrato un notevole incremento delle presenze turistiche, superando i valori pre-pandemici.
Il trend in Sicilia è lento ma positivo
Il Direttore della Banca d'Italia ha presentato i dati del rapporto sull'economia regionale nel 2023. Nonostante una crescita inferiore rispetto all'anno precedente, l'economia siciliana mostra segnali positivi, in particolare nei settori delle costruzioni e dei servizi. Il settore primario e la manifattura hanno subito un rallentamento, rispettivamente a causa delle anomalie climatiche e dell'aumento dei costi del credito.
Particolarmente incoraggiante è l'andamento dell'occupazione, che ha registrato un incremento del 5,5%, con un aumento significativo dell'occupazione a tempo indeterminato e femminile. Il sistema aeroportuale siciliano ha mostrato una crescita superiore alla media nazionale, soprattutto per quanto riguarda i voli internazionali.
Il credito ha rallentato nel corso del 2023, ma le prospettive future sono positive grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, la crisi idrica in corso rappresenta una sfida significativa per l'isola, mettendo a dura prova le infrastrutture e i servizi pubblici.
Il rapporto della Banca d'Italia: uno strumento prezioso per Trapani
Il Prefetto ha sottolineato l'importanza del rapporto della Banca d'Italia, definendolo uno strumento fondamentale per comprendere le dinamiche economiche e sociali della Sicilia. Ha evidenziato le sfide che la regione deve affrontare, dalla capacità di attrarre investimenti alla necessità di trattenere i giovani talenti. Ha inoltre sottolineato l'importanza del PNRR, evidenziando la necessità di un utilizzo oculato dei fondi per evitare dispersioni e infiltrazioni criminali.
Tutte le preoccupazioni dei piccoli imprenditori
L'intervento di Silvia Bongiorno, socio fondatore e Consigliere generale di Confindustria Cisambiente, ha messo in luce le preoccupazioni e perplessità riguardo ad alcuni aspetti non considerati nel rapporto della Banca d'Italia. Non si punta sull'artigianato, che sta scomparendo, mentre l'artigianato 5.0 è per Trapani una risorsa economica vincente.
Ecco i punti critici sollevati dagli imprenditori:
- Previsioni di investimento e riduzione delle spese: Le previsioni di investimento di 200 mila euro e la riduzione del 50% delle spese per opere murarie penalizzano le piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono il tessuto imprenditoriale siciliano.
- Mancanza di sostegno alle PMI: Il PNRR non sembra offrire un sostegno adeguato alle PMI siciliane, che necessitano di supporto per crescere e competere a livello nazionale e internazionale.
- Potenziamento delle relazioni internazionali: La Sicilia dovrebbe potenziare le relazioni con i paesi del Mediterraneo e creare nuove alleanze con aziende globali.
- Investimenti in sostenibilità e transizione ecologica: Gli imprenditori sono pronti a investire in sostenibilità, ma necessitano del supporto delle banche e di infrastrutture adeguate, come il potenziamento delle connessioni alle reti elettriche.
- Gestione dei rifiuti: La gestione dei rifiuti rappresenta un problema critico, con costi elevati per le aziende e le amministrazioni locali. È necessario un approccio industriale per trasformare i rifiuti in risorse e promuovere l'economia circolare.
- Burocrazia e competitività: La burocrazia lenta e complessa ostacola la crescita delle imprese siciliane. È necessario semplificare le procedure e creare un ambiente più favorevole agli investimenti.
- Accesso al credito: Le aziende siciliane hanno difficoltà ad accedere al credito a condizioni vantaggiose rispetto alle aziende del Nord Italia, a causa della presenza della criminalità organizzata e di capitali sociali inferiori.
- Formazione e competenze: È fondamentale investire nella formazione per creare competenze e attrarre i giovani verso i settori dell'artigianato e dell'industria.
- Digitalizzazione: La digitalizzazione è un processo fondamentale per la crescita delle imprese e della pubblica amministrazione. È necessario investire nella formazione del personale e nell'aggiornamento delle infrastrutture digitali.
- Codice degli appalti pubblici: Le modifiche al codice degli appalti pubblici, come l'aumento della percentuale di subappalto al 100%, penalizzano le piccole imprese e favoriscono quelle meno strutturate.