"Primus inter pares" è un'espressione latina che significa "primo tra i pari". Essa identifica una persona rappresentativa in un gruppo di persone che sono al suo stesso livello e con pari dignità. La funzione del primum inter pares è quella di guida e coordinazione, con poteri vincolati dalla condizione di essere a capo di individui suoi pari. Solo in casi particolari, il primo assume il ruolo di decisore di ultima istanza.
In mitologia, Agamennone, eroe greco, rappresenta il primo tra i pari, dirigendo i principi achei per volontà divina e per questo insignito del ruolo di Comandante in Capo. Nella Costituzione italiana, l'articolo 95 afferma: "Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei Ministri. I Ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei Ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri." Tuttavia, è noto che il Presidente del Consiglio si staglia spesso al di sopra degli altri ministri. Ad esempio, è difficile immaginare Andreotti come primus inter pares con Martelli, Vizzini e De Lorenzo durante il suo ultimo governo, terminato nel 1992 all'alba di Tangentopoli.
Il concetto di primus inter pares può essere utilizzato per analizzare la classe politica a tutti i livelli. Non appare applicabile in Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni, nella Lega con Matteo Salvini, in Forza Italia con Antonio Tajani, in Italia Viva con Matteo Renzi, o in Azione con Carlo Calenda. Anche in Alleanza Verdi Sinistra, pur con la co-leadership di Fratoianni e Bonelli, non si può parlare di vera parità. Forse il Partito Democratico, con le sue varie correnti, si avvicina maggiormente a questo concetto.
Quest'anno ricorre il quarantesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer (11 giugno 1984), allora segretario del Partito Comunista Italiano. Berlinguer è una chiara espressione del concetto di primus inter pares, tra "compagni" come Amendola da destra, Pietro Ingrao da sinistra, Nilde Iotti, compagna di pensiero e vita di Palmiro Togliatti, e Giorgio Napolitano, il più socialista tra i comunisti.
Il Consiglio Comunale di Marsala dovrebbe incarnare il concetto di primus inter pares tra il Presidente e i consiglieri. Tuttavia, già questo non avviene, poiché il Presidente, per legge, riceve un'indennità pari a quella di un assessore, ossia il 60% di quella sindacale, corrispondente a 3.726 euro lordi, ma con meno responsabilità gestionale della 'res publica'. I gettoni di presenza dei consiglieri comunali non devono superare il 30% di quella del primo cittadino, ammontando a 1.863 euro mensili tra commissioni consiliari e sedute. L'atto di liquidazione n. 24 del 6 giugno, relativo al mese di maggio, emanato dal Responsabile del procedimento Francesco Gucciardi, ha certificato che mediamente i 22 consiglieri, esclusi il Presidente Sturiano e l'assessore Gerardi, hanno percepito 1.750 euro lordi.
Primus inter pares, in teoria, ma non nella sostanza.
Vittorio Alfieri