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26/06/2024 18:19:00

Marsala, il grido di aiuto ad Amabilina: "Spazzatura, buio e degrado. I nostri figli vivono in un cimitero..."

"Ci troviamo nel disagio più totale, la sera sembra un cimitero e non viene nemmeno voglia di affacciarsi per prendere un po' d'aria perché siamo al buio e pieni di animali e spazzatura. Sicuramente la colpa è pure un po' nostra, siamo incivili e sporchiamo, ma chi amministra deve trovare una soluzione ai problemi... Vogliamo i bidoni dove buttare la spazzatura, vogliamo il quartiere illuminato, così i nostri bambini la sera potranno scendere a giocare. Vogliamo pulizia, perché viviamo in mezzo allo schifo".

E' questa la drammatica fotografia del quartiere Amabilina, dove vive, e che fa sulla sua pagina facebook, la signora Dina. Il villaggio popolare marsalese, così tanto "attenzionato" da tutti i politici durante le campagne elettorali, rimane simbolo di degrado e emarginazione, un ghetto dove genitori e bambini hanno poche speranze, vista la condizione attorno alla quale vivono. 

La signora, tra l'altro, ha scritto il suo post condividendo un altro post di una signora che abita nello stesso quartiere e che si rivolge direttamente al sindaco di Marsala Massimo Grillo. "Al sindaco Massimo Grillo e tutta la giunta: guardate in che modo viviamo.  Sindaco Grillo, le telecamere che ha fatto installare per che cosa le servivano, visto che ogni sera, ogni notte,  vengono da tutte le parti di Marsala e campagne a buttare spazzatura. Le telecamere cosa riprendono?".

Due denunce come tante, quotidiane, che evidenziano il dramma che vivono queste persone, specie e soprattutto ora, con il caldo delle giornate e delle serate estive, quando si dovrebbe uscire di casa e, invece, sono costrette a stare dentro, loro e i loro figli piccoli, a causa della spazzatura, della puzza o del fatto che l'aria diventa irrespirabile perché qualcuno non ce la fa più e dà fuoco ai rifiuti, come tante volte abbiamo raccontato sulle pagine di Tp24.  

Da qualche mese ci capita di vedere in giro per le nostre città i militari dell'esercito, impegnati per garantire sicurezza ai cittadini, ecco forse quel servizio potrebbe essere dirottato su situazioni di vera emergenza sociale, ma anche di rischio per la salute pubblica, come quella che vive da anni Amabilina e dalla quale non si riesce a farla venire fuori. Ma questa è solo una nostra, strana, idea.