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25/06/2024 06:00:00

Trapani a secco, docce con l'acqua minerale: turisti fuggono e c'è chi chiude i b&b

L'acqua a Trapani arriva a singhiozzo, quando arriva. Il centro storico, che soprattutto a luglio e agosto raddoppia le presenze per il turismo e il ritorno degli emigrati, è preso sistematicamente d’assedio dalle autobotti.

Così aumentano i malumori tra i cittadini, i vacanzieri che scelgono la città come meta per il loro soggiorno, e gli operatori turistici che temono una ondata di disdette visti i commenti negativi che corrono su internet nei siti specializzati.

Domenica il Comune di Trapani alle 10 del mattino ha pubblicato un post per avvisare la cittadinanza che sarebbe saltato il turno di erogazione in centro storico. A causa di problemi tecnici in uno dei pozzi di Bresciana, dove il Comune preleva l’acqua per soddisfare il fabbisogno del territorio, il serbatoio di San Giovannello non è stato riempito ed è saltato il turno di erogazione di domenica, recuperato lunedì.

 

I malumori dei cittadini: "Aspettiamo l'acqua ma non arriva"

Al contempo, il Comune ha garantito il ritorno dell’acqua in centro storico nella giornata di lunedì, se non fosse che in diverse zone i cittadini ne hanno lamentano la mancanza. Tra le zone maggiormente colpite via Carrara. “Questo è il terzo turno di giornata che non è arrivata acqua. Non capisco come invece la zona di via Virgilio possa arrivare”, spiega Enzo Gabriele un abitante della strada. C'è anche via Nunzio Nasi che lamenta la mancanza di acqua.

Aumento del costo delle autobotti

La carenza di acqua si è acuita negli ultimi 12 giorni e colpisce, in particolare bed and breakfast, case vacanze e ristoranti. Le strutture devono acquistare acqua tramite autobotti, il che comporta costi aggiuntivi significativi non solo perché i rifornimenti avvengono sempre più spesso, ma anche perché a seconda delle zone c’è un rincaro. Come in periferia, dove l’autobotte da 10.000 litri costa 60 euro.

Inoltre, non è possibile accontentare tutti perché le richieste di rifornimento sono tante, contemporanee e in parti diverse del territorio, mentre il numero di autobotti è insufficiente per soddisfare la domanda. Un incubo per gli operatori turistici, che soffrono i disservizi derivati dalla crisi idrica, soprattutto quando si ripercuotono sulla reputazione delle loro strutture. 

Un commento negativo può far andare in fumo anni di sacrifici per posizionare la propria struttura sui portali che inviano prenotazione in base alle stelline.

Docce con acqua minerale: turisti esasperati

E' ciò che è accaduto a Ileana Roy Urso la quale, a causa di una recensione negativa, si è vista cancellata in via definitiva, e senza appello, la propria casa vacanza da un importante portale. “Interruzioni di acqua durante il soggiorno e docce con acqua minerale – ha scritto una sua ospite -, una delle peggiori esperienze della mia vita. Prima e ultima volta in questo alloggio a Trapani e anche in Sicilia”.

Ileana Roy Urso ha così pagato a caro prezzo un disservizio dovuto ai problemi di acqua. “Chi sceglie di soggiornare a Trapani, è ben consapevole dei problemi di acqua – spiega -. Noi non facciamo gravare sul turista il rincaro del servizio idrico, però la situazione è insostenibile. E siamo solo a giugno. Una diminuzione delle prenotazioni c’è, e probabilmente è per la mancanza di acqua. E per vivere meno il disagio, il turismo è sempre più mordi e fuggi”.

E c'è chi chiude le proprie strutture

Tra gli operatori c’è poi chi ha deciso di non affittare tutti gli alloggi. “È un momento più grave di quel che appare. Ho circa 40 appartamenti e il 30% scelgo volontariamente di tenerli chiusi - afferma Umberto Lunardi property manager -.Non sono il solo ad aver fatto questa scelta e insieme a noi perde tutta l’economia della città. I problemi con l’acqua non sono solo legati alla mancanza di erogazione, ma ai continui problemi di manutenzione che ne derivano.

Di fatto i motori si ingolfano o si rompono, le cisterne e i tubi si rovinano e nelle case si trovano anche scarafaggi perché risalgono dalle tubature prive di acqua. Senza contare l’aumento di tassa di soggiorno e dei parcheggi”.
 



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