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25/06/2024 07:00:00

 Emergenza siccità in Sicilia: Fedagripesca chiede interventi urgenti

L’isola di Pantelleria è solo una delle tante realtà siciliane a soffrire gravemente per la siccità. In questo contesto, il presidente di Fedagripesca Sicilia, Nino Accetta, lancia un appello urgente: "Auspichiamo che il ministro Lollobrigida firmi subito l’atteso decreto che renda esecutive le misure emergenziali, al fine di assicurare alle imprese e alle cooperative agricole, zootecniche, vitivinicole, ortofrutticole e agrumicole siciliane la possibilità di sopravvivere ad un’emergenza che è la più grave crisi degli ultimi 50 anni, con perdite stimate fino al 50% dell’intera produzione nei vari territori".

La crisi idrica ha raggiunto livelli senza precedenti in Sicilia. Dopo mesi di piogge scarse e temperature elevate, le colture sono ormai in parte compromesse. La giunta regionale ha decretato già a febbraio lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura causati dalla siccità tra settembre 2023 e gennaio 2024, e ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale. Il 17 giugno 2024, il governo regionale ha ribadito questa richiesta al ministro dell’Agricoltura, chiedendo il riconoscimento delle "cause di forza maggiore e circostanze eccezionali" che hanno colpito la regione dal luglio 2023 al maggio 2024, come previsto dal Regolamento UE 2021/2116.

Se approvata, la richiesta consentirebbe di derogare a diverse norme della Politica Agricola Comune (PAC). In pratica, gli agricoltori continuerebbero a ricevere sostegno economico anche in condizioni di non conformità temporanea, come la mancata realizzazione di interventi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti entro i tempi previsti. Inoltre, per tutto il 2024, sulle superfici a prato permanente non si applicheranno le disposizioni sul carico minimo di bestiame al pascolo per unità di superficie.

La relazione del dirigente generale del Dipartimento regionale dell’agricoltura evidenzia la gravità della situazione: "La Sicilia sta vivendo la più grave siccità degli ultimi 50 anni ed è l’unica regione d’Italia, e tra le poche in Europa, in Zona Rossa per carenza di risorse idriche insieme a Marocco e Algeria". Questi dati sono stati presentati al ministero dell’Agricoltura per sostenere la richiesta di misure emergenziali.

Il presidente Nino Accetta esprime soddisfazione per l'operato della giunta regionale: "È un primo, concreto passo nella direzione da noi indicata e sollecitata da più parti". Tuttavia, l’urgenza resta: "Le nostre istanze sono state accolte e decretate dal governo regionale, ma la partita non è ancora chiusa. È una corsa contro il tempo".

Alessandro Chiarelli, delegato per le questioni agricole di Confcooperative Sicilia, condivide il messaggio di Accetta: "È fondamentale che il ministro Lollobrigida firmi il decreto per attivare subito le misure emergenziali. Solo così le nostre imprese agricole potranno sperare di superare questa crisi senza precedenti".

La speranza degli agricoltori siciliani è che il governo nazionale risponda prontamente, attivando le misure necessarie per mitigare gli effetti devastanti della siccità. La firma del decreto da parte del ministro Lollobrigida è vista come un passo cruciale per garantire la sopravvivenza del settore agricolo nell’isola, proteggendo non solo l'economia locale ma anche il patrimonio culturale e ambientale della Sicilia.