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19/06/2024 06:00:00

La guerra per l'acqua tra Misiliscemi e Trapani vale tre minuti su Mediaset

Anche la guerra per l'acqua tra i comuni di Misiliscemi e Trapani ha avuto il suo momento di gloria andando in diretta tv per tre minuti. Preziosi secondi ripartiti tra i due sindaci, l'inviata e l'intervento da studio, secondi certamente incisivi per la risoluzione del caso che questa volta verte sulla consegna delle chiavi della stazione di pompaggio in contrada Marracco.

L'accusa: Trapani toglie l'acqua senza preavviso

Dalla condotta di Bresciana, rifornimento unico per le due comunità, Misiliscemi preleva 35 litri al secondo a contrada Marracco, mentre 160 vanno a San Giovannello per rifornire Trapani. Il riempimento, però avviene con erogazioni in più giorni continuativi. Così, per assicurare la capienza massima, la pompa a Marracco viene chiusa al bisogno.

"Ci avvisano con soli 30 minuti di anticipo con una pec" si lamenta Salvatore Tallarita, sindaco di Misiliscemi, destando subito l'indignazione generale. Il conduttore Francesco Vecchi subito riprende l'assessore al Servizio Idrico del capoluogo Vincenzo Guaiana: "Trapani lascia senza acqua 8mila persone?". E l'assessore:"Ma se non stacchiamo lasciamo senza la città", oltre 50mila persone. 

Insomma, una guerra fra poveri. La questione in extremis si è ridotta con Tallarita, sindaco del piccolo comune, che chiede le chiavi della pompa di Marracco a Trapani, e Guaiana che sottolinea come le chiavi siano superflue perché in assenza di manovratori specializzati, la stazione di pompaggio non possa funzionare come dovrebbe. E attualmente le squadre tecniche di intervento manutentivo in servizio sono di Trapani.

Il botta e risposta dei sindaci su Mediaset

Da quando il piccolo Comune si è costituito nel 2022, spiega Tallarita: "non abbiamo la disposizione sull'erogazione idrica della stazione di pompaggio di Maracco, stazione che distribuisce l'erogazione idrica sul nostro territorio e le chiavi, diciamo il comando, ce l'ha il comune di Trapani. Noi ci troviamo a subire le scelte strategiche che il comune di Trapani fa in rapporto alle proprie esigenze, senza interpellarci e mai coinvolgerci. Fra l'altro, è agli atti che noi abbiamo più volte richiesto la consegna delle chiavi della stazione, sempre negata. Il Comune di Trapani sistematicamente ci manda delle pec e stacca l'erogazione un'ora prima che stacca l'erogazione. O anche a volte è anche capitato che abbia agito senza coinvolgerci".

L'Amministrazione di Trapani, è stata descritta come arrogante come dimostrerebbe la decisione di chiudere repentinamente le pompe senza mai avvisare Misiliscemi. E così Guaiana replica duramente: "Intanto c'è un rapporto di collaborazione su tutti i servizi che, in questo momento, il comune di Trapani eroga in sostituzione. Più che una guerra è un regolamento di conti, nel senso buono del termine. Non è che rimangono senza acqua loro, rimaniamo senza acqua noi! perché anche Trapani subisce dei problemi quando è erogato il servizio di distribuzione idrica.Il problema scaturisce dal fatto chel'unica condotta che approvvigione sia Trapani che Misiliscemi è la condotta di Bresciana. In tempi passati, cioè parliamo di anche sei mesi fa, il servizio veniva anche erogato da Siciliacque, la società di sovranità che gestisce la distribuzione sul territorio siciliano".

"Ma voi non le potete dare le chiavi al sindaco?" irrompe il conduttore. "Ma il problema delle chiavi non si pone - incalza Guaiana - per il semplice motivo che è il comune di Misiliscemi usufruisce sempre del personale del nostro personale dei manovratori", senza i quali il sistema di pompaggio non funzionerebbe correttamente".