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18/06/2024 19:00:00

Le nuove vittime del mare, vittime di "guerre dimenticate"...

Guerra. Nei giorni passati al G7 in Puglia si è dibattuto dei due conflitti, in Ucraina e a Gaza, sui quali le comunità internazionali stanno cercando le soluzioni per porre fine alle morti che essi mietono. A meno di 48ore dopo il vertice brindisino, al largo delle coste calabresi 66 persone, 26 sono bambini, risultano disperse a causa del ribaltamento della barca a vela sulla quale viaggiavano. In soccorso del natante era giunto un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti su un'unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica.

Solo 15 mesi orsono al nord a Cutro, in un naufragio a pochi metri della costa persero la vita 94 anime,dai racconti dei sopravvisuti, 54, si sono stimati in 11 i dispersi. A Roccella è arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare. Sono state attivate le ricerche delle persone disperse, ma al momento non ne é stata recuperata nessuna. Le persone sopravvissute, tra cui una donna in gravidanza, facevano parte di un gruppo ben più vasto di migranti scampati ad un naufragio a circa 120 miglia al largo del porto della Locride, forse dovuto al maltempo. Si tratta di persone di nazionalità irachena, siriana e iraniana, partite dalla Turchia. Nello stesso giorno un'altra tragedia al largo di Lampedusa: dieci migranti sono stati trovati morti nello scafo di una barca in legno. A bordo c’erano altre 51 persone. Partita dalla Libia, era in viaggio da alcuni giorni. A prestare soccorso è stata la ong Nadir di Resqship che si trovava a oltre 100 miglia dalle coste libiche, in acque internazionali a poco più di 40 miglia da Lampedusa.

Il giorno prima aveva raccolto una segnalazione di soccorso relativa a un altro barcone in pericolo, a bordo c'erano 62 persone poi affidate alla guardia costiera. Nadir ha continuato a monitorare il mare fino alla tragica scoperta dell’imbarcazione con i dieci morti all'interno dello scafo. Il gruppo di soccorritori è intervenuto anche con un'ascia per rompere lo scafo ed entrare all'interno del barcone.

"La barca sovraffollata -riferisce la ong- aveva subito un guasto al motore e si trovava in una situazione critica. Il nostro equipaggio è intervenuto immediatamente e la barca è stata trainata verso Lampedusa. I nostri pensieri sono con le vittime e le persone in lutto. Siamo arrabbiati e tristi. La Fortezza Europa uccide". Le nazionalità dei sopravvisuti sono sudanese, siriana, egiziana, irachena, afghana. Fuggono da guerre dimenticate, si perché in Egitto e Afghanistan non si combattono guerre tradizionali, e affrontano quella del mare, ma hanno un massimo comune divisore la libertà.

Vittorio Alfieri 



L'Alfiere | 2024-06-28 09:00:00
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